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sabato 19 Aprile 2025
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Sigep World esplora le nuove alternative allo zucchero per migliorare salute e business

I sostitutivi dello zucchero stanno assumendo sempre più popolarità e importanza nel settore di ricerca dell’industria alimentare. Con l’aumento globale di obesità, diabete e disturbi metabolici, lo zucchero è sempre più visto come un importante fattore di rischio alimentare. Di conseguenza, molti consumatori stanno riducendo il consumo di zucchero, cercando opzioni più salutari che non compromettano il piacere del gusto. Leggiamo di seguito l’approfondimento sul tema pubblicato sul sito di Sigep.

Le alternative allo zucchero

MILANO – Negli ultimi anni lo zucchero è diventato uno degli alimenti più attenzionati dall’industria alimentare e per questo motivo i professionisti sono sempre di più alla ricerca di soluzioni efficienti e convenienti per sostituirlo o almeno per ridurne drasticamente le quantità utilizzate nei prodotti alimentari.

Le crescenti preoccupazioni dei consumatori sul legame tra zucchero, obesità, diabete e altri problemi di salute non sono passate inosservate agli imprenditori e agli investitori del settore FoodTech. Questo ha scatenato una corsa verso lo sviluppo di dolcificanti più sani e sostenibili, dando impulso a un’innovazione senza precedenti. Il settore è in piena espansione e si sta evolvendo rapidamente in diverse direzioni.

Perché cresce la domanda di alternative allo zucchero? La crescente richiesta di alternative allo zucchero è guidata da diversi fattori:

Preoccupazioni per la salute: Con l’aumento globale di obesità, diabete e disturbi metabolici, lo zucchero è sempre più visto come un importante fattore di rischio alimentare. Di conseguenza, molti consumatori stanno riducendo volontariamente il consumo di zucchero, cercando opzioni più salutari che non compromettano il piacere del gusto.

Pressioni normative: Molti Paesi stanno introducendo tasse sullo zucchero e regolamenti più rigorosi sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Queste misure spingono i produttori a riformulare le loro ricette per evitare sanzioni economiche e rispondere alle nuove aspettative di mercato.

1. Nuovi dolcificanti naturali grazie alla fermentazione

Tradizionalmente, la ricerca di alternative allo zucchero si è concentrata su dolcificanti naturali come la stevia. Oggi, l’attenzione si sta spostando verso altre fonti come il frutto del monaco e la brazzeina. Tuttavia, entrambe queste piante sono rare in natura e difficili da coltivare su larga scala. Per superare questi limiti, molte startup stanno sfruttando la fermentazione di precisione per produrre in laboratorio le proteine dolcificanti, eliminando la necessità di coltivare le piante stesse.

La fermentazione di precisione è una tecnologia che utilizza microrganismi geneticamente modificati, come lieviti o funghi, per produrre proteine specifiche. Questo processo permette di ottenere un prodotto finale quasi identico alla versione naturale, senza però contenere materiale geneticamente modificato. Sebbene oggi questa tecnologia sia impiegata principalmente per la produzione di proteine lattiero-casearie, sta rapidamente guadagnando spazio anche nel settore dei dolcificanti.

Un esempio significativo è Oobli, una startup che si sta focalizzando sulla brazzeina per applicazioni nei prodotti da forno. Recentemente, l’azienda ha annunciato una partnership con Grupo Bimbo, il maggiore produttore di panificati al mondo.

Inoltre, mentre il settore delle proteine alternative spesso fatica a scalare la produzione, le alternative allo zucchero stanno dimostrando un potenziale di crescita più rapido. A conferma di ciò, all’inizio del 2024, un’azienda di Abu Dhabi ha annunciato un investimento di 500 milioni di dollari per costruire negli Emirati Arabi Uniti un centro dedicato alla produzione di brazzeina tramite fermentazione di precisione.

2. Zucchero modificato: stesso gusto, meno calorie

Un approccio innovativo alle alternative allo zucchero è quello di modificare piante o ingredienti naturali per ridurre il contenuto calorico e l’impatto glicemico, senza rinunciare al gusto. Diverse startup stanno esplorando questa strada con risultati promettenti.

Ad esempio, Incredo, una startup israeliana commercializzata in Europa dal colosso Südzucker, ha sviluppato un “zucchero migliorato” che consente di mantenere lo stesso gusto dolce riducendo del 30-50% la quantità di zucchero utilizzata in una ricetta.

La chiave di questa innovazione sta nella modifica della struttura fisica dello zucchero, che aumenta la percezione della dolcezza. Questo permette di ottenere un sapore pieno con un contenuto significativamente inferiore di zucchero nei prodotti.

In modo simile, Resugar sta rivoluzionando il settore combinando lo zucchero con fibre e composti vegetali per abbassarne le calorie senza alterare il profilo gustativo. Questi prodotti rispondono alla crescente domanda dei consumatori di soluzioni più sane, preservando al contempo il sapore familiare che si aspettano.

Queste tecnologie offrono un vantaggio strategico ai produttori: permettono di mantenere lo zucchero tra gli ingredienti dichiarati in etichetta, riducendo al minimo i rischi per la salute. Ciò rappresenta un’opzione particolarmente interessante per i marchi che vogliono evitare di perdere clienti attratti da alternative meno conosciute.

Quale sarà il futuro dello zucchero?

Le alternative allo zucchero offrono vantaggi evidenti. Permettono alle aziende alimentari di soddisfare la crescente richiesta di prodotti più sani e di ridurre la dipendenza dalle colture di zucchero, soggette a fluttuazioni nei prezzi e nella disponibilità.

Inoltre, opzioni a basso contenuto calorico, come le proteine dolcificanti, rispondono alla crescente attenzione verso prodotti che promuovano una salute metabolica migliore.

Tuttavia, queste innovazioni non sono prive di sfide. Molte alternative non riescono ancora a replicare appieno la consistenza e la morbidezza che lo zucchero conferisce ai prodotti da forno e ai dolciumi, qualità fondamentali per mantenere l’esperienza gustativa tradizionale. A ciò si aggiungono i costi di produzione ancora elevati, che possono rappresentare un ostacolo alla diffusione su larga scala.

Nonostante queste difficoltà, le opportunità per le aziende del settore sono molteplici. Una strada promettente è quella di creare partnership strategiche con il settore della ristorazione. L’utilizzo di questi nuovi ingredienti in menù e prodotti rivolti a consumatori attenti alla salute e desiderosi di opzioni naturali e dietetici potrebbe rappresentare un passo cruciale per accelerarne l’adozione e aumentarne l’attrattiva sul mercato.

Ready to drink: consumi in crescita ma il 33% considera il prezzo troppo alto un ostacolo per la scelta

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MILANO – L’ultima indagine mensile sulle abitudini degli italiani nel fuori casa, il Consumer Pulse Report di CGA by NIQ, evidenzia le opportunità di crescita delle sempre più conosciute bevande pronte da bere (Ready ro drink). In particolare, l’analisi pone l’attenzione sul potenziale dei RTD alcolici: il 26% dei consumatori dichiara di aver acquistato uno di questi prodotti negli ultimi tre mesi, mentre il 49% potrebbe considerare l’idea di consumarne uno in futuro.

La ricerca aiuta a valutare il comportamento dei consumatori e a identificare le aree di crescita del settore, che a novembre 2024 ha registrato un sostanziale equilibrio vs lo scorso anno con l’84% dei consumatori che ha dichiarato di essere uscito a mangiare e il 55% di essere uscito per un drink.

In particolare la ricerca ha analizzato il segmento RTD, sempre più conosciuto e presente nell’horeca. Infatti, più di un terzo dei consumatori (35%) afferma di aver notato un aumento dei drink pronti da bere negli ultimi 12 mesi, mentre solo il 3% ha registrato una diminuzione.

(dati concessi)

È interessante notare come quasi un terzo (31%) dei consumatori consideri il prezzo il fattore principale per incoraggiarli a scegliere questa tipologia di bevande e, allo stesso tempo, quasi la stessa percentuale (32%) lo percepisca come ostacolo per la scelta di questi drink (troppo costosi).

In entrambi i casi, è importante capire il pubblico di riferimento, per poter studiare e applicare una strategia di prezzo che sia vincente rispetto alle categorie in competizione.

Il Consumer Pulse Report mostra sia le leve da sfruttare per attirare più clienti verso i loro brand di drink RTD sia i punti deboli su cui è necessario lavorare.

ready
(dati concessi)

Tra gli incentivi che favoriscono l’acquisto dei RTD si ritrovano per il 27% dei consumatori, la promessa di un drink diverso dalle proposte abituali, la varietà di gusti offerti (27%), la comodità (17%), la fiducia in uno specifico brand (17%) e l’influenza di amici e familiari (16%).

Il 36% degli italiani sostiene invece che vorrebbe una maggiore varietà di prodotti RTD. Infine l’elevato contenuto di zuccheri e il gusto ritenuto troppo dolce sono, rispettivamente per il 27% e il 23%, motivi che ostacolano l’acquisto.

(dati concessi)

“Con le preferenze dei consumatori in rapida evoluzione, il 2025 offrirà ai fornitori e agli operatori grandi opportunità per ampliare l’interesse dei brand ready to drink. Tuttavia, in questa parte di mercato sempre più competitiva, è essenziale comprendere le motivazioni e le preferenze per attirare un maggior numero di consumatori che si avvicinano a questi prodotti per la prima volta” – ha dichiarato Valeria Bosisio, client success & insights manager – Italia. “Prezzi competitivi, promozioni specifiche e un’attenzione mirata alla varietà e alla salute sono solo alcuni degli elementi da esaminare. La ricerca offre costantemente molti spunti per aiutare i brand ad avere successo in questo settore dinamico e redditizio.”

La scheda sintetica di CGA by NIQ

CGA by NIQ (NielsenIQ) è la principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise che favorisce la crescita dei brand di cibo e bevande di maggior successo al mondo.

Con oltre 30 anni di esperienza e i migliori risultati di ricerca, dati e analisi, CGA by NIQ è in una posizione unica per aiutare le aziende del settore On Premise a sviluppare strategie vincenti per la crescita.

CGA by NIQ collabora con fornitori di alimenti e bevande, proprietari di brand di consumo, grossisti, enti governativi e distributori per pub, bar e ristoranti proteggendo e plasmando il futuro dell’esperienza On Premise. La sua missione è analizzare dati sui comportamenti del settore e offrire insight di esperti per offrire ai brand un vantaggio competitivo e garantire che il mercato che amiamo sia il più vivace possibile.

Tisane e infusi: incremento del 24,3%, trend degli over 55 e degli under 35

MILANO – L’indagine L’età senza età ha analizzato i comportamenti degli italiani in relazione al consumo di liquidi durante l’ultimo anno. Dai dati emergono importanti trend sui cambiamenti nelle abitudini legate all’idratazione e all’assunzione di diverse bevande che – in concomitanza con il trend del Dry January – riflettono una tendenza globale verso un’idratazione maggiormente consapevole di tutte le generazioni.

Cosa beviamo di più

  • Acqua: si conferma la protagonista nell’idratazione, con un aumento di consumo dichiarato dal 57,4% degli intervistati. Questo trend è particolarmente marcato tra i giovani dai 18 ai 34 anni (59,3%) e tra le donne (58,8%). A livello regionale, le percentuali più alte si registrano al Sud Italia (65,9%), seguito dal Nord Est (60,9%).
  • Tisane e infusi: le bevande calde beneficiano anch’esse del trend più salutistico degli italiani nell’ultimo anno, con un incremento di consumo segnalato del 24,3%. Questo trend è più evidente tra gli over 55 e curiosamente negli under 35.
  • Succhi e spremute: hanno visto un aumento del consumo per il 18,7% degli intervistati, con un trend particolarmente marcato tra le fasce d’età più giovani.

Cosa beviamo di meno

Bevande zuccherate e gassate: Il 39% degli intervistati dichiara di aver ridotto il consumo di bevande zuccherate, un segnale positivo verso scelte più salutari.

Bevande energetiche: Il consumo di queste bevande è diminuito per il 22,5% degli italiani, sono soprattutto le donne ad aver ridotto questo tipo di bevande.

Alcolici: la riduzione più drastica riguarda i superalcolici, con un calo di consumo per il 43,7% degli intervistati. Anche vino e birra subiscono una contrazione, rispettivamente del 34% e del 29%. A distinguersi per una riduzione più marcata degli alcolici rispetto agli uomini sono le donne.

I dati emersi dall’indagine L’età senza età, quindicesima edizione dell’Osservatorio Nestlé, condotta su più di 1.000 persone, suggeriscono di vivere il Dry January come un’occasione per riflettere sulle proprie abitudini rispetto all’idratazione, e sull’importanza di compiere scelte consapevoli per il nostro benessere quotidiano con un’attenzione crescente verso scelte salutari.

Come conferma, inoltre, il professor Giuseppe Fatati, direttore scientifico dell’Osservatorio Nestlé e presidente di Italian Obesity Network: “Sembrerebbe che gli italiani abbiano adottato abitudini più sane e oltre all’aumento del consumo di frutta, verdura e legumi – anche se comunque circa il 40% dei rispondenti, indipendentemente dall’età, tende a variare poco la dieta – trovo positivo che si tenda a bere più acqua e tisane rispetto a qualche anno fa, piuttosto che bevande alcoliche o zuccherate”.

Bere acqua, tisane e altre bevande salutari può diventare una routine che migliora la qualità della nostra vita, un sorso alla volta. Che sia gennaio o qualsiasi altro mese, ogni piccolo passo verso l’idratazione consapevole è un grande passo verso un futuro più sano.

Nespresso svela Purple Collection tra declinazioni del caffè Arpeggio ed eleganti accessori

MILANO – Nespresso presenta Purple Collection, la collezione di caffè e accessori in edizione limitata in un’inedita tonalità viola Arpeggio, colore dell’iconica capsula di caffè motivo di ispirazione dell’intera collezione. Una miscela nata nel 1993 con il nome “Toscana” per rendere omaggio alla tradizione e all’eleganza di Firenze, città simbolo di armonia e maestria artigianale, che nel 1999 ha preso il nome di “Arpeggio”, evocando l’equilibrio di un accordo musicale che ne richiama il profilo di tostatura complesso.

La Purple Collection di Nespresso

Al classico Arpeggio, disponibile anche in versione Decaffeinato, Nespresso affianca Arpeggio Extra, con aggiunta di caffeina , dando vita ad un’intera collezione caratterizzata dal raffinato viola Arpeggio, che invita i coffee lovers a dedicarsi una giornata di “Vita Lenta” e a godersi ogni istante, dedicando tempo ai piaceri della vita. Proprio come una pausa caffè, questi piccoli gesti quotidiani si trasformano in autentici momenti di piacere, riscoprendo così il valore del tempo e il gusto di rallentare.

Ed ecco che Arpeggio Extra con aggiunta di caffeina, è perfetto per iniziare al meglio la propria giornata, senza rinunciare al gusto tradizionale che rende omaggio alla cultura del caffè di Firenze, mentre il tradizionale Arpeggio, grazie alla naturale bassa concentrazione di caffeina, è ideale durante il giorno per una pausa intensa e armoniosa, combinando il piacere del caffè a una ricca esperienza sensoriale.

Infine, Arpeggio Decaffeinato è perfetto per concludere la giornata, per una coccola di puro relax e gusto.

Le tre declinazioni, perfette nei formati Ristretto o Espresso e parte della gamma Ispirazione Italiana della linea Original, sono accompagnate da una selezione di accessori e da una macchina in edizione limitata, anche queste in tonalità viola Arpeggio.

La classica macchina Pixie della linea Original viene proposta in un’imperdibile versione viola, per iniziare la giornata con il piacere autentico di un caffè preparato a regola d’arte. Una macchina nata per ricreare l’esperienza del bar comodamente a casa propria: pratica e intuitiva, grazie ai dettagli in alluminio e al formato compatto, si adatta a qualsiasi stile d’arredamento e consente di preparare il caffè perfetto con un solo e semplice gesto.

Aeroccino (immagine concessa)

Ma non solo. Per chi desidera un’esperienza di gusto ancora più ricca e versatile, Nespresso ha rivisitato in viola il celebre montalatte Aeroccino3, alleato indispensabile per arricchire il momento della colazione o concedersi una pausa golosa durante la giornata, offrendo la possibilità di ottenere in pochi secondi cappuccini e altre ricette a base di latte e caffè.

Per chi ricerca un’esperienza di degustazione impeccabile, Nespresso propone la tazzina Espresso Pixie da 80 ml in acciaio inox in una versione viola dal design raffinato che, a casa o in ufficio, invita a rallentare il ritmo e assaporare ogni sorso con tranquillità. E infine, per chi è sempre in movimento e desidera portare con sé il piacere del caffè Nespresso ovunque si trovi, Nespresso propone una versione viola dell’amatissima Travel Mug Touch in acciaio inossidabile riciclato al 90%.

La nuova collezione Nespresso è disponibile a partire dal 15 gennaio 2025 su tutti i canali Nespresso (Boutique Nespresso, canale e-commerce ufficiale, App Nespresso e tramite Servizio Clienti al numero 800 39 20 29).

Arpeggio, Arpeggio Extra e Arpeggio Decaffeinato fanno parte della gamma permanente Ispirazione Italiana, mentre la macchina e gli accessori in versione viola Arpeggio sono disponibili in edizione limitata fino ad esaurimento scorte.

La scheda sintetica di Nespresso

Nespresso è pioniera e punto di riferimento per il caffè porzionato di altissima qualità. L’azienda lavora con oltre 157.000 coltivatrici e coltivatori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei territori circostanti. Lanciato nel 2003 in collaborazione con la ONG Rainforest Alliance, il Programma aiuta a migliorare la resa e la qualità dei raccolti, assicurando una fornitura sostenibile di caffè di alta qualità e migliorando le condizioni di vita delle coltivatrici, dei coltivatori e delle loro comunità.

Nel 2022 Nespresso ha ottenuto la certificazione B Corp, unendosi a un movimento internazionale di oltre 9.000 aziende che soddisfano gli elevati standard di responsabilità sociale e ambientale e di trasparenza B Corp. Con sede a Vevey, Svizzera, Nespresso opera in 93 mercati e conta 14.000 dipendenti. Nel 2023 ha gestito una rete globale di vendita al dettaglio globale di 791 boutique. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

Lindt & Sprüngli: nel 2024 vendite a 5,47 mld di franchi svizzeri, +5,1%

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KILCHBERG (Svizzera) – Lindt & Sprüngli, azienda svizzera leader nella produzione di cioccolato premium, ha registrato ancora una volta una forte crescita organica del 7,8% nel 2024. Le vendite del Gruppo in franchi svizzeri sono aumentate del 5,1%, raggiungendo CHF 5,47 miliardi, nonostante l’effetto negativo dei tassi di cambio pari al -2,7%.

Lindt & Sprüngli registra ancora una volta una forte crescita organica

Questo incremento è stato sostenuto da aumenti di prezzo a una cifra media per compensare i prezzi più elevati del cacao, oltre a un solido sviluppo del volume/mix.

Registrato inoltre un incremento della quota di mercato globale in volume e valore con una crescita a doppia cifra nel Global Retail.

Tutte le regioni hanno contribuito alla crescita delle vendite.

Cristina Scocchia, illycaffè: “Stimiamo di chiudere l’anno con ricavi aumentati, oltre 10% di margine operativo lordo”

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Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, nell’intervista condotta da Sara Bennewitz per il quotidiano Repubblica, rivela il bilancio dell’azienda a fine anno, anticipando alcuni dei trend che caratterizzeranno il brand nel 2025. Riportiamo di seguito l’intervista completa.

Il bilancio di illycaffè

MILANO — Nonostante il balzo che ha portato il prezzo del caffè ai massimi degli ultimi 50 anni, illycaffè si appresta a chiudere un bilancio record, investe, assume e vede rosa anche per il 2025 perché, come dice l’ad Cristina Scocchia come riportato da Repubblica, “quando arriva la salita, si spinge sull’acceleratore”.

Il caffè sui massimi per voi è un costo in più, ma ricavi e margini salgono, come è possibile?

Cristina Scocchia a Repubblica: “L’aumento dei prezzi del caffè verde quest’anno si è tradotto in un incremento dei nostri costi di acquisto della materia prima del 13%. Ma il lavoro sull’efficienza operativa fatto in passato, insieme alla qualità e alla forza del nostro marchio e dei nostri prodotti, ci ha permesso di continuare a crescere, senza alzare i prezzi, e di farlo in maniera sana, ovvero nei principali canali come la grande distribuzione, l’online e l’horeca (hotel, ristoranti e caffetterie, ndr ).

Abbiamo inoltre incrementato i ricavi nei nostri maggiori mercati di sbocco, come gli Usa e la Spagna, dove saliranno a due cifre, ma anche in Italia, dove ci aspettiamo una crescita del fatturato del 5%”.

Quali previsioni per il 2024?

Scocchia aggiunge a Repubblica: “Stimiamo di chiudere l’anno con ricavi in aumento a una cifra e un margine operativo lordo che salirà di oltre il 10%, e questo senza aver rinunciato agli investimenti e dopo aver assunto 55 persone, la maggior parte a Trieste nella nostra fabbrica per la tostatura del caffè, il cui raddoppio sarà finito nel 2025”.

Il fatturato sale perché aumentano i consumi, o perché aumenta la distribuzione?

Come riporta Repubblica: “I consumi cambiano da Paese a Paese, in Italia il caffè al bar fa parte delle abitudini, è un’esperienza sociale. All’estero invece – dove il caffè al bar costa molto di più – aumentano i consumi a casa. Quanto alla distribuzione, continuiamo a siglare contratti importanti nel segmento dell’Horeca, e registriamo anche una crescita significativa del canale online, soprattutto negli Usa, dove abbiamo firmato un importante contratto con Amazon, che estenderemo anche ai supermercati di Whole Foods”.

E i monomarca di illycaffè?

Scocchia su Repubblica: “Abbiamo 16 flagship e contiamo di arrivare a 20 a fine 2026. Non vogliamo spingere troppo sui monomarca per non fare concorrenza a hotel, bar e ristoranti che sono importanti clienti. Stiamo invece riscontrando un grande interesse per il nostro modello di franchising, le cui richieste continuano a crescere: a fine 2024 avremo ben 150 negozi in franchising selezionati”.

Nel 2025 stimate che calerà il prezzo del caffè?

Scocchia aggiunge come riportato da Repubblica: “Di sicuro è difficile immaginare nuovi balzi come quelli degli ultimi due anni, ma non mi aspetto nemmeno un crollo. Ciò detto abbiamo deciso di ritoccare leggermente i prezzi, anche se molto meno dell’aumento che abbiamo dovuto affrontare per le materie prime. E questo perché continuiamo e continueremo a investire: del resto è quando arriva la salita che bisogna spingere sull’acceleratore, con le fabbriche, ma anche con l’innovazione di prodotto…”.

A cosa state lavorando?

“Abbiamo lanciato la nuova Illetta, una riedizione 2.0 della nostra prima macchina da caffé professionale del 1935, con una nuova tecnologia e un design accattivante curato da Antonio Citterio. Si tratta di una macchina che azzera l’errore umano, dosando polvere e miscele. Stiamo sviluppando anche una App che permetterà la personalizzazione del gusto e dell’intensità, e che permetterà ai nostri clienti di assaporare lo stesso caffè ovunque. Un’altra innovazione di cui andiamo orgogliosi, e che sarà lanciata a breve, è l’xCap, una nuova capsula attenta all’ambiente, che utilizza l’85% di alluminio riciclato”.

Venderete più capsule o macchinette da caffè?

“Vogliamo vendere un’esperienza del caffè unica, in futuro credo che saremo sempre più una piattaforma integrata di prodotto e servizi, che venditori di arabica”.

Con Nespresso avete lanciato una campagna per raccogliere e riciclare le vecchie capsule…

“Siamo una B.Corp, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente è da sempre nel nostro dna. Così come lo è il gusto e il design, e per questo insieme a Kartell abbiamo realizzato alcuni progetti dando una seconda vita alle nostre capsule, che Citterio ha trasformato in una sedia, Philippe Starck in una poltrona, e ora l’AI in una consolle…”.

Con questi numeri, conferma l’obiettivo di un Ipo nel 2026?

Scocchia conclude nell’intervista di Repubblica: “La decisione di quotarsi in Borsa spetta agli azionisti, anche se resta un obiettivo strategico di medio termine. Il compito del management è gestire l’azienda in modo che sia pronta per un’Ipo appena le condizioni di mercato fossero quelle giuste. Il lavoro fatto finora sui margini, sugli investimenti in innovazione e nelle fabbriche, ci rendono soddisfatti e fiduciosi perché, anche in un contesto sfidante, l’azienda continua a fare meglio del mercato”.

I due convegni organizzati da Comunicaffè e Comunicaffe International: il successo al Sustainability District

RIMINI – A SIGEP 2025 ci si inabissa dentro due filiere complesse come quelle del caffè e del cacao approfondendo i temi caldi di sostenibilità, tracciabilità, EUDR: la discussione si è svolta durante i due convegni organizzati da Comunicaffè e Comunicaffe International e ospitati dal Sustainability District, padiglione B1.

Lunedì 20 al secondo convegno, diversi relatori hanno partecipato al talk Cocoa, coffee and sustainability from field to consumer with EUDR one year away

I nomi dei relatori, in ordine di apparizione:

Maurizio Giuli (Chief strategy officer, CSO, di Simonelli Group e specialista di sostenibilità); Massimo Battaglia (agronomo del caffè, Accademia del Caffè Espresso de La Marzocco dove è coffee research leader); David Brussa (Total Quality & Sustainability Director di illycaffè); Marco Antonio Matos (Direttore generale CECAFÈ, il Consiglio degli esportatori brasiliani di caffè); Monica Meschini (esperta di cacao e cioccolato di riconosciuta fama mondiale).

Marco Antonio Matos ha parlato delle pratiche che i coltivatori brasiliani hanno attuato per la sostenibilità delle loro coltivazioni di caffè. Matos non ha mancato di discutere dell’EUDR e di come condizioni e influenzerà il lavoro di tutti.

Anche se il periodo peggiore di preparazione è già passato, ha affermato. Concludendo l’intervento con una serie di dati molto interessanti sulla produzione del Brasile, con soddisfazione di tutti i presenti.

Matos ha poi seguito con grande attenzione l’intero convegno attraverso il collegamento video, completando il suo intervento con un secondo passaggio di commento agli altri talks.

Monica Meschini si è soffermata sulle peculiarità delle coltivazioni di cacao e della preparazione del cioccolato, con un’attenzione particolare agli aumenti di prezzo all’origine cui non corrisponde un’analogo evoluzione qualitativa per i consumatori che comunque stanno pagando il cioccolato ad un costo molto caro.

Infine si è soffermata sulla specificità della produzione del cacao, in riferimento alla sostenibilità e all’EUDR, la normativa europea contro la deforestazione.

Massimo Battaglia ha argomentato sul tema “Coltivare la sostenibilità nella filiera del caffè, l’impatto della filiera sulla qualità e sull’ambiente”. Un sommario: la filiera del caffè coinvolge numerosi attori e ognuno di essi può influenzare la qualità del prodotto in tazza. I cambiamenti climatici rappresentano una sfida crescente, ma l’adozione di buone pratiche ecosostenibili può contribuire a mitigare il loro impatto.

David Brussa ha parlato invece dell’evoluzione della Responsible Supply Chain Process e del protocollo Sustainable Procurement Process verso la compliance EUDR. Il caso di illycaffè per raccontare i cambiamenti dal punto di vista di una torrefazione.

Il convegno di domenica 19,The future of coffee/Il futuro del caffè si è svolto coinvolgendo questi relatori in ordine di apparizione:

Paolo Andrigo (Director in Accenture ed esperto di tutta la filiera del caffè), Jacopo Bambini (Group Marketing Director Cimbali Group, specialista di Macchine superautomatiche professionali), Max Fabian (Demus Spa, vice presidente European Coffee Federation, ECF, e past president del Consiglio dell’Ico, International coffee organization), Cosimo Libardo (Sca), Arianna Mingardi (Amministratore delegato Amigos Caffè, Presidente Associazione Caffè Trieste, la più antica associazione del Caffè in Italia, tra le prime in Europa).

Cosa è stato discusso durante il talk

Paolo Andrigo si è soffermato sul tema “Come il digitale sta cambiando la vendita B2B nel fuori casa”.

Jacopo Bambini ha indicato il titolo in Fully fantastic coffee machines. La sintesi dell’intervento: Le macchine da caffè fully automatic rappresentano uno dei prodotti chiave per il futuro del settore, grazie a innovazioni che coniugano tecnologia avanzata e sostenibilità.

L’automazione, la personalizzazione delle ricette, la gestione di bevande alternative e la riduzione degli sprechi rispondono a un mercato sempre più esigente e diversificato. Connettività Cloud e Intelligenza Artificiale migliorano l’efficienza operativa, garantendo qualità costante anche con personale ridotto.

Cimbali Group si distingue per la capacità di fondere tradizione e innovazione, offrendo soluzioni performanti e sostenibili che soddisfano le esigenze di consumatori e professionisti, valorizzando ogni aspetto dell’esperienza del caffè.

Max Fabian è invece intervenuto in merito a Il Futuro del Caffè: sfide, opportunità e strategie per la sua sostenibilità. Problematiche e cooperazione.

Cosimo Libardo ha portato il suo contributo rispetto al tema “Il caffè del futuro: experience o caffeina“. La sintesi: Domanda e offerta stanno subendo l’effetto simultaneo di quattro forze che porteranno a un cambio di paradigma, richiedendo un nuovo modello di business.

Arianna Mingardi si è infine soffermata sul ruolo delle associazioni nel settore del caffè oggi e le prospettive per il futuro con uno sguardo dettagliato sulla filiera del caffè attraverso il commento delle diverse professioni rappresentate dall’Associazione Caffè Trieste.

Export indiano a livelli record: l’Italia è sempre il principale mercato

MILANO – Vola l’export indiano di caffè, che registra numeri da record a fine 2024. Durante l’anno solare appena concluso, l’India ha visto lievitare del 45% il valore delle proprie esportazioni, che hanno raggiunto il dato senza precedenti di 1,684 miliardi di dollari, contro 1,16 miliardi nel 2023. Secondo i dati del ministero del commercio e dell’industria, nel corso dell’anno fiscale 2023/24 (1° aprile – 31 marzo), le esportazioni sono state pari a 387.852 tonnellate (6.464.200 sacchi) per un fatturato (comprese le riesportazioni) di 1,286 miliardi di dollari, con un calo a volume del 2,1% rispetto alle 396.346 tonnellate del 2022/23 (6.605.767 sacchi), ma contemporaneamente un incremento a valore del 12,2%.

L’Italia rimane il più importante mercato del caffè indiano, con una share vicina al 20%.

Il raccolto 2023/24 dell’India è stimato in 360.000 tonnellate (6 milioni di sacchi), di cui 100.000 di arabica e 260.000 di robusta.

Molto bassa la produttività media, che è stata, nel 2023/24, di 832 kg/ha (13,87 sacchi/ha), con una notevole disparità tra gli arabica (7,7 sacchi/ha) e i robusta (19,35 sacchi/ha).

Per il 2024/25, l’Associazione degli esportatori si aspetta una produzione record di 380.000 tonnellate (6,33 milioni di sacchi), di cui 80.000 di arabica e 300.000 di robusta. Più prudente il governo che prevede invece un raccolto di 360.500 tonnellate.

Sempre per il 2024/25, il governo ha fissato come obiettivo un valore dell’export indiano di 1,412 miliardi di dollari

Nei primi 8 mesi (aprile-novembre), le esportazioni hanno già portato nelle casse indiane 1,15 miliardi, con un incremento del 43% rispetto al pari periodo del 2023/24.

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SIGEP continua con il Campionato italiano barista e talk sulla sostenibilità

RIMINI – Il SIGEP prosegue con un lunedì ricco di eventi. Germania, Francia, Italia e Belgio saranno le 4 squadre che rappresenteranno l’Europa alla prossima edizione della Gelato World Cup, prevista a SIGEP World 2026. La selezione si è conclusa sabato durante SIGEP World, la manifestazione di Italian Exhibition Group in corso alla Fiera di Rimini fino a mercoledì 22 gennaio.

Sul palco della Gelato Arena hanno sfilato tutte le 8 squadre partecipanti, prima di annunciare la classifica finale. A trionfare è stata la Germania, che si è aggiudicata il primo posto seguita da Francia e Italia (il team tricolore è composto da Alessandro Racca, Gabriele Fiumara e Angelo Cardella); quarta classificata il Belgio, a chiudere così la selezione dei team europei che parteciperanno per l’Europa alla finale mondiale del prossimo anno.

Aibi e Assitol: produzione annuale di pane e prodotti da forno in Italia a 2 milioni di tonnellate

Aibi (Associazione Italiana Bakery Ingredients e Assitol (Associazione Italiana Industria Olearia) hanno organzizato un dibattito molto partecipato a SIGEP World tra gli addetti ai lavori, con l’incontro Tradizione e innovazione: il mix vincente della nuova panificazione. L’appuntamento ha ripercorso le principali tendenze di consumo dei prodotti da forno, quali la ricerca di freschezza, artigianalità ed estetica del prodotto, l’attenzione alla salute e la sostenibilità “plant based”, ed è stato l’occasione per comunicare i dati 2024 del settore: la produzione di pane e prodotti da forno ha assommato a circa 2 milioni di tonnellate; il mercato italiano di ingredienti per pane, pizza e pasticceria ha raggiunto le 250.000 tonnellate; e l’export di ingredienti ha superato le 70.000 tonnellate.

Inoltre, si è analizzato come il calo demografico, gli orari flessibili e il cambiamento della società abbiano imposto il modello del bakery bistrot, un esercizio multitasking che offre pane e dolci dalla colazione all’aperitivo. Ad animare il dibattito sono stati Alberto Molinari, presidente di AIBI, Palmino Poli, presidente di Assitol, ed Enrico e Ilaria Giacomazzi, titolari di uno storico panificio-pasticceria a Parma, con la moderazione di Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol.

Coffee Arena: annunciati i vincitori di Cibc- Campionato italiano barista caffetteria e del campionato italiano cup tasters

È Daniele Ricci, bresciano di 27 anni, il vincitore 2025 di CIBC-Campionato Italiano Baristi Caffetteria, uno dei concorsi di riferimento che si svolgono a SIGEP World. Secondo e terzo posto a Filippo Guarneri, 26 anni sempre di Brescia, e Irene Giupponi, bergamasca di 22 anni.

La gara, svoltasi domenica 19 nella Coffee Arena, consiste nel preparare in un tempo massimo di 15 minuti quattro espressi, quattro bevande a base di caffè e latte caldo, e quattro bevande analcoliche personalizzate a base espresso, da servire ad una giuria formata da giudici esperti. Il campionato è valido per il WBC (World Barista Championship – Campionato Mondiale Baristi), le “Olimpiadi del barista”, di cui condivide il regolamento.

Sempre il 19 si è svolto il Campionato Italiano Cup Tasters che ha visto trionfare Marco Paccagnella, 38 anni attualmente residente a Barcellona, in Spagna. Medaglia d’argento a Luigi Paternoster, 36 anni di Gravina in Puglia, e di bronzo a Flavio D’Onofrio, 33 anni di Pomigliano d’Arco. I concorrenti hanno dato prova della loro abilità nel distinguere nel più breve tempo possibile le differenze di gusto tra otto set da tre tazze l’uno di Specialty Coffee. Il campionato è valido per il WCTC (World Cup Tasters Championship).

Ppwr: una rivoluzione per il packaging nel settore food service?

La regolamentazione sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio è entrata in vigore, segnando un importante cambiamento per il settore food. Dopo un lungo confronto tra legislatori, tecnici e associazioni, il regolamento ha introdotto nuove sensibilità e requisiti per consumatori e produttori.

Andrea Vittadello e Francesca Faraon di Mérieux NutriSciences Italia, insieme a Celmira Susana Sousa, Public Affairs director UE di NatureWorks, hanno tenuto un dibattito a SIGEP World per analizzarne gli obiettivi principali con un focus sull’impatto per i prodotti compostabili, come capsule di caffè e bustine di tè, anche in combinazione con la carta. Sono stati approfonditi i criteri di conformità per compostabilità, riciclabilità della carta e riutilizzabilità, in linea con la sicurezza alimentare.

Guida Gambero Rosso: ecco le 6 nuove gelaterie che ottengono i Tre Coni

Gambero Rosso ha presentato a SIGEP World, organizzato da Italian Exhibition Group fino a mercoledì 22 gennaio alla fiera di Rimini, la nona edizione della Guida Gelaterie d’Italia, realizzata in collaborazione con Orion. Le gelaterie recensite sono ben 599, in aumento rispetto alle 550 dello scorso anno. Si arricchisce anche la rosa dei Tre Coni – massimo riconoscimento in termini di eccellenza – che passano a 72, con sei nuovi ingressi ben distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Le sei new entry sono: Gelato Contadino (Bergamo), Mille (Verolanuova, Brescia), Maritozzi e Gelato di Barbara e Renato (Bologna), Gelato Crispini (Spoleto), Mokambo (Ruvo di Puglia, Bari), La Cremeria Vitaro (Rende, Cosenza) Le categorie dei Premi Speciali diventano sei: gelatiere emergente, valorizzazione delle filiere, sostenibilità, miglior gelato gastronomico, miglior gelato al cioccolato e miglior gelato alla crema.

Catene di pizzerie artigianali, un fenomeno in grande crescita

Le catene pizzerie artigianali sono il nuovo trend del momento, affermandosi così come una realtà in forte crescita. È quanto è stato ribadito durante il talk ‘Catene di pizzerie artigianali: da nuova tendenza a realtà consolidata’ andato in scena a SIGEP World e curato dall’Associazione Verace Pizza Napoletana. Il panel di ospiti comprendeva Mirko D’Agata (AVPN School Montreal), Nicola Taglialatela (ristorante Peperino), Paolo Vitaletti (ristorante Peppina) e Antonio Belardo (NAP).

Secondo quanto riferito durante il talk, diversi nomi importanti dell’universo pizza hanno deciso di investire rispettando il concetto di artigianalità del prodotto, studiando il non facile concetto di replicabilità.

Il programma da non perdere di martedì 21 gennaio

Vision Plaza (Hall Sud)

11:00 – 11:30

Growing for the change: results and lessons learned from the coffee supply chain in Africa

11:45 – 13:45

La Pizza dolce, il dolce in pizzeria

14:00 – 15:00

Scuole della ristorazione FIPE: innovazione e formazione per il futuro del settore

16:00 – 16:30

Foodservice market monitor 2024

Sustainability district (padiglione B1)

12:00 – 12:30

Cultivating sustainability in the coffee chain in Costa Rica

13:30 – 14:15

Focus on Etiopia, Tanzania e Uganda: the extraordinary variety of African coffee

Gelato Arena (padiglione A7)

10:00 – 18:00

Gelato Festival World Masters – Iberic Challenge

Pastry Arena (padiglione B5)

10:00 – 16:00

Campionato Italiano di Pasticceria con Conpait

Pizza Arena (padiglione D6)

10:00 – 18:00

Pizza Senza Frontiere – World Pizza Champion Games con Ristorazione Italiana Magazine

Coffee Arena (padiglione D1)

09:30 – 16:30

Campionato Italiano Coffee Roasting

09:30 – 17:00

CILA – Campionato Italiano Latte Art

Campionato Italiano Cezve/Ibrik con Specialty Coffee Association Italy

Campionati italiani barista: Andrea Villa trionfa per la 3° volta in Coffee in good spirits, il campione della Brewers cup è Andrea Batacchi

RIMINI – La terza giornata di gare dei Campionati italiani barista, in collaborazione con SIGEP 2025 ha portato sul podio altri vincitori. Ad aggiudicarsi per la terza volta (2020, 2024 e 2025) la Coffee in good spirits è stato  Andrea Villa, che rappresenterà l’Italia ai mondiali a Ginevra a giugno. Al secondo posto Marco Poidomani e al terzo Luigi Cippone.

Il campione della Brewers cup è Andrea Batacchi, che disputerà i mondiali a Jakarta a maggio. Secondo posto per Gabriele Pezzaioli, terzo posto per Luana Lazzarone.

Anche oggi le competizioni sono state numerose e ricche di colpi di scena. In Coffee Arena si è disputata la semifinale di Latte Art. I finalisti di domani sono Stefano Cevenini, Michele Intravaia, Alessio Panero e Marco Pezone.

Nell’area Roasting, sempre nel padiglione D1,  i concorrenti hanno continuato la loro gara che si concluderà domani, ultimo giorno dei campionati.

Il programma di  martedì 21 gennaio

Coffee Arena, padiglione D1

Finale Ibrik (10:30-16:45)

Finale Latte Art (11:15-15:15)

Area Roasting, padiglione D1

Ultima giornata gara Coffee Roasting (9:00-16:00)

Premiazioni Latte Art, Ibrik e Roasting (17:00)

 In gara martedì 21 gennaio

Nella gara di Coffee Roasting saranno ancora in azione Edoardo Pinton, Gianluca Lavacca, Luigi Paternoster, Matteo Papini, Michael Angelini, Giovanni Antonacci ed Emanuele Tomassi.

Per la Ibrik, Francesco Stabile, Moritz Hofer, Chiara Ressa, Emanuele Tomassi, Talal Bitar, Andre’ Tomassi.

Gli sponsor ufficiali dei Campionati Italiani

Gli sponsor ufficiali dei Campionati Italiani Baristi rappresentano il cuore pulsante di un evento che celebra la passione per il caffè, l’innovazione e la competizione. Partner di altissimo livello supportano ogni fase del campionato, contribuendo a rendere questa esperienza unica per partecipanti e pubblico.

Tra i Platinum Sponsor spiccano nomi come Cimbali, che sostiene le gare CIBC e CILA, Fiorenzato, coinvolto in CIBC, CIGS e CILA, e San Marco, partner del CIGS. La competizione Cup Tasters si avvale del supporto di His Majesty King Coffee, mentre il Coffee Roasting gode del contributo di Coffee Culture by NKG Bero Italia e DM Italia TBD.

I Golden Sponsor, tra cui BWT water+more e PulyCaff, rafforzano il livello tecnico e qualitativo dell’evento, mentre i Silver Sponsor, con nomi come Imperator, DVG De Vecchi, Alpro e Pascucci, aggiungono un tocco di eccellenza. Centrale del Latte d’Italia, Silver Sponsor per la CILA, si unisce ad altre realtà prestigiose come 9 Bar e Technological Partners, che includono Scotsman, Cropster e Metallurgica Motta.

Coffee Today è il media partner ufficiale. La Coffee Arena del Sigep è pronta a offrire un’esperienza straordinaria.  Seguite la diretta e scoprite di più cliccando qui.