UNA PASSIONE INIZIATA COSÌ
Il resto lo state leggendo tutti i giorni su Comunicaffè. Il primo numero porta la data 2 maggio 2001. Il 1° maggio, Festa dei Lavoratori, è un giorno speciale anche per i giornalisti perché è uno dei cinque all’anno nel quale le redazioni dei quotidiani non lavorano. Ma la neonata redazione di Comunicaffè fece un’eccezione e il giorno dopo il nostro era l’unico quotidiano diffuso.
Non in edicola, ovvio. Anche se all’epoca nessuno aveva ancora pensato di fermare le rotative noi lo avevamo già compreso. E Comunicaffè non è mai costato la vita a una sola pianta.
Qualche giorno dopo quel 2 maggio un industriale del settore ci chiamò preoccupato nel suo ufficio. “Ma come – disse – fate in quotidiano soltanto su caffè e lo fate tutto in italiano?”. In realtà ci occupiamo anche di cacao, tè e zucchero. “Peggio ancora – proseguì pratico l’industriale -. Ma lo sapete che il mondo parla almeno in inglese e l’italiano è capito soltanto dallo 0,59 per cento della popolazione?”.
Quindi?
Quindi dopo 2 giorni nacque Comunicaffè International: allora ancora con l’accento, poi eliminato per evidenti motivi: la parola caffè in inglese non esiste e fuori dall’Italia pochissimi, anche tra gli addetti ai lavori, lo usano e la comprendono.
Adesso l’insegna che vedete sul portale dell’International ha perso l’accento. Prima sostituito da un chicco di caffè, poi scomparso del tutto, come chiedeva il mondo. È rimasto soltanto il classico carattere Garamond della testata originale, ma rivisitato dalla nostra grafica.
UNA PASSIONE INIZIATA COSÌ: COME ANDRÀ A FINIRE
Come andrà a finire? Questo lo deciderete voi: abbonati, inserzionisti, addetti ai lavori, appassionati, curiosi, lettori. E il resto della storia lo potrete scrivere anche voi assieme a noi tutti i giorni, sia in italiano sia in inglese intervenendo con commenti alle notizie oppure commenti liberi su temi del settore.