MILANO – Chi è a dieta o vuole semplicemente limitare l’uso dello zucchero senza però rinunciare al gusto più dolce, può utilizzare come alternativa i diversi dolcificanti sul mercato. Bisogna però fare attenzione e saper selezionare con sapienza anche questi prodotti: a seconda delle quantità e delle tipologie impiegate, potrebbero avere degli effetti indesiderati. Leggiamo una rassegna dal sito giornal.it.
Zucchero e dolcificanti: alcune verità
Il dolcificante oggi più utilizzato è certamente il saccarosio, il comune zucchero bianco. Lo si produce dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, ma nella raffinazione subisce una serie di trattamenti chimici e fisici che lo privano di tutte le vitamine e i sali minerali presenti nel prodotto originario, lasciando il puro zucchero, 100% saccarosio: Che nel nostro organismo viene utilizzato solo per produrre energia senza apportare altre sostanze nutritive.
I rischi dello zucchero bianco
Il saccarosio determina un aumento della produzione di insulina e di conseguenza è maggiore il rischio di andare incontro all’insorgenza di alcune patologie e anche tumori. Inoltre, livelli di insulina elevati provocano un calo di glucosio nel sangue, per cui il corpo va incontro ad un meccanismo di fame cioè una crisi di fame che induce a mangiare altri dolci.
E’ importante sapere che ci sono molte alternative al saccarosio e in questo articolo andremo a vedere quali sono.
Fruttosio: sì, ma in piccole dosi
Il fruttosio è uno zucchero semplice che viene assorbito molto velocemente dal nostro organismo. Viene prodotto a partire dal mais ed è un dolcificante molto utilizzato, non fa aumentare la glicemia in modo esponenziale e ha un potere dolcificante maggiore rispetto al saccarosio, per cui se ne deve utilizzare di meno.
Esso, però, può causare resistenza insulinica, per cui l’insulina non riesce a fare passare efficientemente il glucosio in tutte le cellule. Una delle conseguenze è che aumenta la glicemia e il pancreas è tenuto a produrre sempre più insulina per abbassare i livelli di glucosio, questo meccanismo, a lungo andare può determinare la comparsa del diabete.
Dunque, il fruttosio, in piccole quantità, può essere utilizzato, l’importante è non esagerare.
Zucchero che si ottengiene dal mais
Lo sciroppo di glucosio e lo sciroppo di fruttosio si ricavano dall’amido del mais. Sono molto dolcificanti, sono utilizzati principalmente per la produzione di bevande e prodotti da forno industriali. Ovviamente non sono dei dolcificanti naturali, ma vengono sintetizzati chimicamente, a lungo andare possono determinare dei problemi di salute, tra cui il diabete e l’obesità, quindi meglio consumarli in piccole dosi, non esagerare.
Zucchero di canna
Lo zucchero di canna è un prodotto un po’ discusso, in quando, può essere costituito anche da zucchero raffinato con un po’ di melassa o caramello o essere saccarosio ma colorato.
Quello che si dovrebbe preferire è lo “zucchero integrale di canna” questo è lo zucchero naturale che non si produce chimicamente. Si presenta con un colore scuro e con un sapore molto deciso. Determina lo stesso un innalzamento della glicemia, ma, ha il vantaggio di apportare all’organismo anche sali minerali e vitamine. Ovviamente anche in questo caso è sempre meglio non esagerare.
Succo di agave, sciroppo d’acero e malto
Il succo d’agave lo si ottiene dalla pianta di agave, viene poi concentrato e messo sotto vuoto. E’ costituito principalmente dal fruttosio, ma ha il vantaggio di essere un prodotto naturale per cui contiene ancora piccoli quantitativi di minerali, come il potassio, il calcio, il magnesio, il manganese e il ferro.
I malti sono dei dolcificanti naturali che si ricavano dalla fermentazione di cereali come l’orzo, il riso, il mais e il frumento, apportano anch’essi, sali minerali e anche piccoli quantitativi di proteine. Hanno, però, un potere dolcificante minore rispetto ad altri zuccheri.
Miele
Il miele ha quasi le stesse calorie dello zucchero bianco, pur essendo un prodotto naturale deve comunque essere consumato con moderazione, è molto consigliato dopo o durante un allenamento inesteso dato che apporta minerali e vitamine.