MILANO – Ormai è sempre più diffusa la tendenza a bere e mangiare tutto al naturale. L’uso dei dolcificanti artificiali o non sta diventando una pratica comune. Così come quello di edulcorare qualsiasi ricetta con l’aggiunta di ingredienti alternativi, come è il caso dello zucchero di cocco. Una delle soluzioni per dimenticarsi del classico tipo raffinato. Vediamo di che si tratta, dall’articolo di Angela Altomare per grazia.it.
Zucchero di cocco: un dolcificante naturale ricavato dai fiori della palma di cocco
Ha colore scuro e un sapore intenso simili a quelli dello zucchero di canna. Dal punto di vista nutrizionale differisce però sia da quest’ultimo che da quello bianco anche se ha su per giù lo stesso contenuto calorico.
Cento grammi di zucchero di cocco apportano circa 380 calorie
Al pari degli altri dolcificanti zuccheri semplici, facilmente assimilabili dall’organismo. Ma a differenza di quello tradizionale, questo dolcificante naturale non è raffinato. Di conseguenza conserva meglio alcuni nutrienti utili per il funzionamento dell’organismo.
Ecco 3 buoni ragioni per sceglierlo
È integrale. Rispetto a quello bianco, lo zucchero di cocco non è sottoposto a raffinazione. Di conseguenza contiene più vitamine, in particolare vitamine del gruppo B e vitamina C e minerali come il potassio.Ha indice glicemico più basso Lo zucchero di cocco apporta fibre solubili, tra cui l’inulina. E ha indice glicemico più basso.
Stimola dunque una minore produzione dell’ormone insulina e aiuta a mantenere più stabile i livelli di glucosio nel sangue.
È amico dell’ambiente
Secondo la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) lo zucchero di cocco è il dolcificante più ecosostenibile. Viene ricavato infatti dal nettare dei fiori della palma di cocco che per crescere richiede poca acqua.