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Yemen: nuovi fondi UE per promuovere una filiera sostenibile del caffè

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MILANO – Promuovere la filiera del caffè nello Yemen, paese dove questa coltura ha straordinarie radici storiche. Questo uno degli obiettivi della donazione di 40,8 milioni di dollari fatta dall’UE. Per sostenere l’impegno delle Nazioni Unite volto a rafforzare la capacità dello Yemen nel fare fronte alle crisi causate da quattro anni di conflitto.

L’accordo di finanziamento, firmato recentemente ad Amman, in Giordania, contribuirà a sostenere per 36 mesi il programma Onu “Enhanced Rural Resilience in Yemen”. Che mira a ridurre la vulnerabilità delle comunità agli shock e alle crisi nel paese martoriato dal conflitto e che rappresenta oggi la più vasta crisi umanitaria del mondo.

Il programma coinvolgerà oltre 735.000 persone. E verrà sviluppato da Fao, Ilo, Undp e Wfp.

Coinvolte quattro diverse agenzie Onu

Come spiega Maria Novella Topi su OnuItalia, le quattro diverse agenzie Onu parte del Programma congiunto puntano a massimizzare l’impatto dei loro interventi attraverso le rispettive risorse ed expertise.

Il programma promuoverà lo sviluppo sostenibile e l’autosufficienza. Applicando allo stesso tempo un focus multisettoriale ai mezzi di sussistenza. L’iniziativa cerca così di rafforzare la resilienza delle zone selezionale, migliorando l’offerta di serviz;, la coesione sociale, i servizi base; la sicurezza alimentare e il ripristino dei mezzi di sostentamento per fare fronte alle conseguenze negative del conflitto.

Sviluppato nelle sei province di Hajjah, Hodeidah, Lahj, Abyan, Taiz e Sana’a

Il programma contribuirà alla stabilità delle comunità locali e offrirà una base solida per la ricostruzione del paese.Yemen

“L’Ue riafferma il suo impegno per creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile e a sostegno dei servizi base per aiutare i cittadini yemeniti ad affrontare la peggiore crisi che hanno mai vissuto. Siamo sicuri che questa iniziativa contribuirà alla costruzione della resilienza. Incentrandosi sui gruppi più vulnerabili della società.” ha così affermato Antonia Calvo Puerta, capo della delegazione dell’Unione Europea.

Le iniziative Fao per il caffè

Le iniziative del programma gestite dalla Fao riceveranno 9 milioni di dollari e coinvolgeranno oltre 370.000 persone. Le aree di intervento includono la fornitura di sementi migliorate, di mangime per il bestiame e di attrezzatura di piccole dimensioni; come pompe di irrigazione ad energia solare.

Per migliorare quantità e qualità dei loro prodotti, i piccoli produttori lattiero-caseari riceveranno attrezzatura migliorata e formazione. Mentre i piccoli allevatori riceveranno sostegno e servizi veterinari per promuovere l’ingrasso delle pecore.

Per favorire poi lo sviluppo delle attività produttive lungo la filiera del valore, il programma offrirà formazione a coltivatori e formatori. E, allo stesso tempo promuoverà lo sviluppo di una filiera del valore del caffè con produttori selezionati.

Empowerment femminilee inclusione

Il programma contribuirà inoltre a sostenere l’ “empowerment” femminile e l’inclusione delle donne ad ogni livello. Tenendo quindi in considerazione le barriere sociali e culturali con cui esse si confrontano nel paese. Il programma si concentrerà attivamente su bisogni e sulle opportunità per le donne. Assicurandosi di offrire loro attività culturalmente accettabili e realmente accessibili.

Un settore vitale per lo Yemen

L’agricoltura è un settore vitale per lo Yemen che dà lavoro al 54 per cento della popolazione. Essa deve per tanto essere al centro degli sforzi per costruire la resilienza. E e per rafforzare le capacità delle comunità di affrontare le crisi, ha sottolineato la FAO.

“Milioni di yemeniti che vivono di agricoltura non hanno accesso ad input fondamentali e sono oggi maggiormente a rischio, e meno attrezzati per fare fronte alle crisi, che durante qualsiasi altra fase del conflitto. Contribuendo a ridurre la vulnerabilità delle comunità agli shock, la FAO farà in modo che i più vulnerabili – i poveri rurali -, siano meglio preparati.” ha affermato ancora il Rappresentante della FAO in Yemen, Salah Hajj Hassan .

Maria Novella Topi

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