giovedì 26 Dicembre 2024
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Wonderfood: ecco la startup che permette di ordinare dallo smartphone

Per ordinare non è necessario scaricare un’applicazione o sottoscrivere un abbonamento, ma è sufficiente inquadrare il QR code e accedere al menù digitale. La web app nasce con l’obiettivo di ridurre le attese per i consumatori e al contempo di aumentare l’efficienza per i ristoratori, in un momento storico di generalizzata difficoltà nel reperimento del personale

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TORINO – Wonderfood è la startup innovativa di self-ordering che permette ai consumatori di ordinare direttamente dal proprio smartphone, comodamente seduti al tavolo del bar o del ristorante. Wonderfood è rivolto a tutti gli esercizi di somministrazione cibo & bevande che possano effettuare il servizio al tavolo: dalla pizzeria a conduzione familiare alle catene di ristorazione, dalle spiagge alle discoteche, fino al servizio in camera negli hotel.

Per ordinare non è necessario scaricare un’applicazione o sottoscrivere un abbonamento, ma è sufficiente inquadrare il QR code e accedere al menù digitale.

La web app nasce con l’obiettivo di ridurre le attese per i consumatori e al contempo di aumentare l’efficienza per i ristoratori, in un momento storico di generalizzata difficoltà nel reperimento del personale.

Worderfood – fondata a Torino nel 2022 da Giulia Tornatore, specialista in branding strategy e Stefano Rumiz, imprenditore nel mercato dell’arredamento – è pronta e già disponibile.

Si compone di una interfaccia utente rivolta al consumatore e di un pannello di controllo per il locale.

La programmazione è stata affidata a un team di giovani talenti ucraini. “Tra i vari Paesi noti per le eccellenti risorse nel settore IT, abbiamo ritenuto opportuno, considerando la situazione di crisi, dare il nostro contributo affidando a loro la programmazione” spiegano i co-fondatori.

Riguardo i fondatori

Giulia Tornatore (30), ha conseguito nel 2015 il Bachelor in Communication & Entertainment Management e nello stesso anno è entrata a far parte della Pioneer Cohort di HBX CORe, il primo programma di insegnamento online lanciato da Harvard Business School. Ha maturato un’esperienza a Jaipur (India) di 5 anni, lavorando alla strategia retail per The Gem Palace, realtà storica dell’alta gioielleria e esportando in tutto il mondo prodotti tessili di pregio.

Attualmente vive a Torino, ma trascorre diversi mesi ancora in India e negli Stati Uniti, operando come consulente strategica indipendente specializzata in Branding per aziende del settore moda. Appassionata di antropologia e innovazione, è sempre alla ricerca di soluzioni creative.

Stefano Rumiz (43), dopo la laurea in giurisprudenza è entrato nell’azienda di famiglia attiva nel campo dei materiali per l’architettura e dell’industria del mobile. Ha fondato e sviluppato il marchio Rum con il quale l’azienda produce arredamento per il mondo Ho.Re.Ca. Recentemente ha conseguito il certificato CORe rilasciato dal programma online della Harvard Business School. Vive a Udine, sua città natale, da cui parte per visitare i luoghi più remoti del mondo, dalle vette del Kilimanjaro ai ghiacciai della Patagonia. È stato volontario negli orfanotrofi di Nairobi con l’associazione Alice for Children e ha una passione per i viaggi on the road. Ama gli sport estremi e il suo sogno è andare nello spazio.

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