MILANO – Spazio Caffè Firenze, piccola torrefazione di matrice artigianale ora nelle mani di Francesco Giovanchelli, nata da un’idea di suo padre che finito il suo percorso lavorativo precedente, decise di intraprendere la sua strada, con una piccola tostatrice Probat 5 kg. Oggi suo figlio, dopo anni di formazione, ha trasformato questa attività con un’attenzione particolare attorno ai caffè tracciabili. La Roastery a Firenze vede la luce nel 2017 con l’obiettivo di creare un hub di ricerca e sperimentazione sugli specialty, tracciabili, intorno a progetti che sostengono i coltivatori svantaggiati. Ne è un esempio la nuova campagna Women’s Coffee Project, che vuole trovare e sperimentare di nuovi metodi di estrazione. Di questo progetto ci ha parlato Francesco Giovanchelli.
Women’s Coffee Project: com’è nato questo progetto che mette in luce due punti critici della filiera: le origini e le donne che vi lavorano?
“Il Progetto Women’s Coffee Project di Spazio Caffè Firenze Roastery è nato due anni fa
con l’intento di promuovere caffè di alta qualità (come si vede già da tempo con il
movimento degli specialty coffee) e la voglia di mettere un focus su quello che è il ruolo
femminile in tutta la filiera. Il nostro obiettivo è far conoscere e valorizzare le tante
aziende produttrici, che grazie a programmi governativi specifici e/o di cooperazione nei
vari paesi di origine, puntano ad una crescita sostenibile sia in termini ambientali che di
eguaglianza sociale.
Vogliamo sostenere tutte quelle aziende produttrici che puntano alla qualità del lavoro e
all’emancipazione della donna oltre alla qualità del prodotto. Questo perché crediamo che il caffè che tutti i giorni beviamo nelle nostre caffetterie oppure a casa debba essere
prodotto nel modo più etico e sostenibile possibile. “La qualità del lavoro è fondamentale
per avere anche la qualità del prodotto”. Il futuro del caffè passa attraverso la protezione
dell’ambiente, di tecniche agricole meno impattanti e soprattutto di uno sviluppo sociale
compatibile con le nuove esigenze dei popoli produttori.”
In che modo siete entrati in contatto con queste realtà al femminile?
“Siamo entrati in contatto con queste realtà e questi programmi di sviluppo grazie al nostro
rapporto commerciale con la Sandalj Trading Company Spa di Trieste, un’azienda
importatrice molto attenta alla qualità dei prodotti e alle tematiche sociali.
Che ruolo ricoprono le donne che avete coinvolto in Women’s Coffee Project?
“Le donne che fanno parte di questi programmi governativi a cui noi aderiamo commercialmente tramite la Sandalj Trading Company Spa di Trieste hanno i ruoli più
vari. Si va dal ruolo dell’imprenditrice fino alla raccoglitrice; ma l’obbiettivo è unico:
sviluppo sociale ed emancipazione femminile.”
Da dove arrivano i loro caffè? Quali tipologie producono?
“I caffè che fanno parte dell’iniziativa Women’s Coffee Project arrivano da tre grandi aree produttive del nostro pianeta: Brasile, Colombia e Ethiopia. Nello specifico abbiamo scelto un red catuai della Fazenda Piedade (progetto sostenuto da Donas do Cafè di smc), due progetti di piccolissime cooperative femminili colombiane finanziati dal FNC, uno nella regione di Antioquia e uno in San Alberto ed in fine una Farm a conduzione femminile in Ethiopia di proprietà della signora Meslech.”
Come si svolge nel concreto il programma? Agite su più livelli sul tessuto sociale ed
economico?
“Women’s Coffee Project si svolge selezionando e commercializzando caffè che fanno parte di una serie di progetti diversi da territorio a territorio, secondo le esigenze delle popolazioni locali, ma accomunati da valori simili: emancipazione femminile, cooperazione sociale per lo sviluppo della piantagione e salvaguardia del territorio di produzione. Tutte tematiche che ci fanno guardare al futuro del nostro settore con più coscienza.
Le illustrazioni delle artiste coinvolte nel Women’s Coffee Project, come si inseriscono all’interno degli altri interventi locali?
“Il nostro intento, quando abbiamo chiesto a queste artiste di raccontare tramite il loro
talento il nostro progetto, era quello di raccontare al pubblico consumatore il valore della
donna nella filiera del caffè attraverso l’arte che ha la capacità di arrivare al cuore delle
persone. In questo senso noi cerchiamo di fare altrettanto sensibilizzando il consumatore
ad un acquisto consapevole.”
Quali sono le modalità per sostenere il programma?
“Il programma si sostiene consumando caffè del progetto Women’s Coffee Project
innescando un meccanismo virtuoso di qualità del consumo e responsabilità verso le
lavoratrici e i lavoratori delle aziende produttrici che ne fanno parte.”
Per approfondire il progetto, potete trovare più informazioni a questo link.