giovedì 26 Dicembre 2024
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WOC Milano, impressioni al sapore di caffè di un giovane neofita entusiasta

Il giovane: "Quella di WOC 2022, è stata un’esperienza che ha reso al mondo del caffè il giusto onore, giustizia e gioia. La fiera ha favorito l’incontro di persone provenienti da più Paesi, il che ha indubbiamente permesso di consolidare rapporti, condividere esperienze, creare nuovi legami, stimolare idee, dar vita a progetti."

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MILANO – Sul Woc, il World of Coffee, vi proponiamo questa volta l’opinione di un giovane entusiasta del caffè, Emanuele. F. Emanuele è da poco entrato nel settore come addetto alla DVG De Vecchi, azienda specialista di componentistica: è un’entusiasta dell’esperienza vissuta a Milano ed ha voluto scrivere le sensazioni che ha suscitato questa rutilante esposizione su tutto ciò che è caffè. Con tutte le sorprese e le ingenuità che possono stimolare la vena di un giovane scrittore. Ecco il testo.

di Emanuele F.

A fine giugno Milano è diventata anche la sede del World Of Coffee 2022, la fiera specializzata che, una volta l’anno in una città europea sempre diversa, accoglie centinaia di espositori e migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Quest’anno WOC si è tenuta in Italia, ormai da decenni riconosciuta la culla del caffè espresso. Che è una realtà non trascurabile.

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La riflessione di Emanuele F. sul Woc

Soffermandosi sul concetto di realtà, è qui che il caffè fonda solide basi. Quel piccolo chicco, che a Venezia mise piede per la prima volta in Italia, attraverso i secoli si è fatto strada nella quotidianità delle persone.

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L’energia, il movimento, la dinamicità, la convivialità che una tazza di caffè scatena sono, indiscutibilmente, caratteristiche uniche. Ecco che visitando WOC tutto ciò era visibile, tangibile, quasi afferrabile.

È proprio in quei due padiglioni di Fieramilanocity che il treno di emozioni investiva completamente il visitatore.

I numerosi torrefattori e micro-torrefattori, i costruttori di macchine da caffè ed attrezzature, attraverso i sorrisi, l’umiltà, la gioia, la competenza e perché no, anche nella competizione, sana e naturale tra marchi e baristi di tutto il mondo, ecco scattare quella scintilla, quell’emozione.

Quello scatto, la vitalità, la voglia di essere partecipi, essere presenti, alzare lo sguardo, chiudere gli occhi e respirare a pieni polmoni quel mood, permettendo a quell’universo e quella visione del mondo di perdere la percezione del tempo.

È in eventi come questo che il lavoro di migliaia di persone viene valorizzato a pieno, è solo in questo modo che un mouse, una tastiera ed un monitor di un ufficio possono trasformarsi in qualcosa di più che un semplice impiego, qualcosa di più di una banale routine.

Il prodotto finito, le macchine e soprattutto le persone acquisiscono una personalità ed una umanità che va oltre la normale concezione di dignità sul lavoro. È possibile assaporare, dalle parole e dalle gesta, la natura e l’innocenza dei sogni. Di far parte di qualcosa di molto più grande.

Partecipando a WOC 2022 ho potuto confrontarmi con persone che fanno parte di industrie che valorizzano questo mondo da generazioni. Quest’ultime sono un grande punto di riferimento per il settore del caffè, possiedono un’attitudine ed una propensione all’universo che questa bevanda ha creato intorno a sé, nel proprio animo, trovando idee innovative, soluzioni e creatività per i propri prodotti, unici, irripetibili.

Uno di loro, mentre sorseggiavamo un caffè, mi ha detto una frase che mi è rimasta impressa: “Tu sei entrato nel mondo del caffè, difficilmente è un mondo che ti abbandonerà”.

Woc
La riflessione di Emanuele F.

Quella di WOC 2022, è stata un’esperienza che ha reso al mondo del caffè il giusto onore, giustizia e gioia. La fiera ha favorito l’incontro di persone provenienti da più Paesi, il che ha indubbiamente permesso di consolidare rapporti, condividere esperienze, creare nuovi legami, stimolare idee, dar vita a progetti.

Occasioni uniche che vanno colte nel momento in cui si presentano. Molti uomini nella storia avrebbero voluto avere la possibilità di incontrare dimensioni e universi di pensiero creati dalle persone. Citando Steve Jobs mi piace pensare: “Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate”.

WOC è stata la mia occasione, quella di un giovane da poco entrato a far parte del mondo del caffè da protagonista, grazie alla DVG De Vecchi ed alle persone che la compongono.

Questa è stata la visione che WOC mi ha dato, un elemento unico e raro rannicchiato nella dimensione di una fiera che ha saputo essere grande, le cui voci hanno attraversato i continenti, dando un’immagine di spazio e tempo esclusiva nel suo genere.

Emanuele F.

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