LOGAN (Australia) – Wing è la società specializzata nella consegna di droni gestita a sua volta dalla casa madre di Google Alphabet. Così come ha comunicato l’azienda stessa, è previsto il raggiungimento di un traguardo importante: segnare e superare le 100.000 consegne effettuate in Australia, Stati Uniti e Finlandia. Attualmente Wing avrebbe già portato a destinazione 10 mila tazze di caffè a Logan nel giro di pochi mesi.
Una vera e propria pietra miliare per una tecnologia che è ancora nella sua fase sperimentale e deve dimostrare la sua utilità su larga scala. Abbiamo trovato questa notizia in un articolo di James Vincent sul sito theverge.com.
Wing, un progetto iniziato già nel 2010
Le consegne dei droni hanno iniziato a catturare l’immaginazione del pubblico già nei primi anni del 2010 quando i droni di consumo sono diminuiti di prezzo e i sistemi di controllo AI sono diventati più affidabili. Poi, nel 2013, Amazon aveva addirittura promesso ambiziosamente che questi mezzi sarebbero diventati una modalità standard prevista nel suo impero delle consegne. Ma finora la tecnologia ha avuto successo principalmente su una scala molto più ridotta e ha riguardato solo oggetti di alto valore ma fisicamente piccoli come vaccini e sangue in località remote.
Il successo di Wing, tuttavia, suggerisce che un futuro per le consegne di droni potrebbe trovarsi nei sobborghi
Wing opera attualmente in tre paesi: Australia, Stati Uniti e Finlandia. Il suo più grande successo è stato a Logan, in Australia: un sobborgo di Brisbane dove sono state effettuate più di 50.000 consegne totali. Logan ospita circa 300.000 residenti e il servizio di Wing è accessibile a poco più di un terzo di questa popolazione. Gli utenti possono scaricare l’app Wing e ordinare una piccola selezione di prodotti, tra cui caffè, generi alimentari, sushi, torte, cibo per animali e abbigliamento sportivo. Le consegne vengono generalmente effettuate in meno di 10 minuti e il record di Wing per una consegna è di due minuti e 47 secondi dall’ordine all’arrivo.
Potete leggere l’articolo completo in inglese a questo link.
