MILANO – Un vero e proprio ritorno al futuro come quello della celebre saga di film americani, quello che ci ha proposto Federico Pezzetta, in arte CoffeeandLucas, portandoci indietro nel tempo sino al 1954 a bordo di una macchina, certo, ma una che prepara un caffè che, è il caso di dire, è quello di una volta. Parliamo della Wigomat, la prima macchina per caffè filtro elettrica e la vediamo in azione commentata dalle parole del conducente di questo viaggio a ritroso.
di Federico Pezzetta
Wigomat, uno sguardo a ciò che ci ha preceduti (e funziona ancora)
1954. Germania. Nasce qui la prima macchina elettrica per caffè filtro al mondo: la Wigomat, un’invenzione di Gottlob Widmann. I primi esemplari di questa macchina vengono messo in commercio con la dicitura FK-1.
Successivamente sarà Wigomat il nome che rimarrà impresso nella storia di questa macchina, considerata dai più, una delle migliori filter coffee machine anche diversi anni dopo la sua uscita.
Ho scoperto la storia di Wigomat mentre scrivevo l’episodio 10 di “Impariamo il caffè a casa” e, leggendola, ho pensato subito: “wow vado matto per il caffè filtro, chi sa se esiste ancora qualche esemplare in giro!”.
Ed effettivamente così è andata. La difficoltà maggiore è stata trovare un esemplare non solo integro (cosa non scontata) ma funzionante (fatto ancora più raro). Ero quasi in procinto di lasciar perdere quando mi sono imbattuto nel post di una piccola torrefazione/caffetteria olandese, Semmelink che metteva in vendita una Wigomat Deluxe del 1964 integra e revisionata dal co-proprietario del locale.
“In passato ne ho già revisionate altre, quindi so bene come consegnartela in perfette condizioni”: così mi ha detto il proprietario e così ho capito che non era il momento di tergiversare e ho completato l’acquisto.
Due settimane dopo questa Wigomat Deluxe del 1964 è qui con me
Una nota curiosa su questa macchina di fabbricazione 100% tedesca: quando fu pubblicizzata all’epoca venne definita come la macchina con la miglior temperatura per preparare un ottimo caffè filtro.
Negli anni ’60 il primo locale a importare la Wigomat a New York fu Zabar’s, gastronomia storica sulla Upper West Side che è aperta tutt’oggi. Un giornalista dell’epoca su un magazine di New York scrisse che i clienti di Zabar’s amavano la Wigomat e che la consideravano uno delle migliori macchine a filtro elettriche tra quelle in commercio in quegli anni. Era il 1975, oltre 20 anni dall’invenzione di questo piccolo gioiello tedesco.
Come funziona Wigomat?
Non ha un pulsante on/off, ma si collega con una presa e la macchina si attiva (quindi conviene staccare la presa dopo l’utilizzo). La primissima versione di Wigomat era in vetro e plastica mentre molte delle successive furono in metallo e vetro. Il contenitore dell’acqua ha una capacità di un litro. Una volta portata a temperatura (la mia macchina è velocissima!) l’acqua esce da un tubo singolo e innaffia il recipiente passando prima per una doccetta.
Il caffè viene filtrato da un filtro di carta circolare (a me hanno inviato quelli di Melitta). La percolazione del caffè termina nella caraffa. Insomma il funzionamento è come quello di macchine recenti. Le differenze che saranno interessanti analizzare saranno: la temperatura di uscita dell’acqua, il tubo singolo che innaffia il caffè, il sistema a doccetta e il recipiente dal quale il caffè filtrato percola, che è caratterizzato da molti bucherelli. Non un buco singolo, non tre, sono davvero molti.
E’ stato emozionante preparare il caffè per la prima volta con questo pezzo di storia e la mia primissima esperienza è stata molto positiva. Sarà un piacere condividere altre impressioni ulteriormente nei prossimi mesi.
La macchina del tempo del caffè filtro
Il reel è epico e sicuramente fa venir voglia di riprovare a metter in gioco quegli strumenti che avevamo dato come superate dal tempo.
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Federico Pezzetta