MELBOURNE – E’ la prima volta che l’Italia approda alla finale del World Barista Championship che si è svolta a Melbourne in Australia dal 23 al 26 maggio “Penso che il mio sia un successo storico, perché finalmente siamo riusciti ad aprire una porta e far vedere al mondo che anche l’Italia fa qualità” Francesco Sanapo, campione italiano di caffè, si è classificato sesto al 14esimo campionato mondiale di caffè (World Barista Championship, WBC) che si è tenuto a Melbourne in Australia dal 22 al 26 maggio scorso.
WBC, competizione agguerrita
Ha sfidato 53 rappresentati di diversi paesi del mondo, è arrivato in finale portando per la prima volta l’Italia sul podio tra i finalisti. Sanapo di Caffè Corsini (torrefazione di Arezzo) ha preparato 4 caffè espressi, 4 cappuccini e 4 bevande analcoliche a base di caffè in 15 minuti, e, con la sua miscela naturale, un caffè monorigine che ha selezionato sugli altopiani etiopi, ha passato le semifinali tra 12 concorrenti (venerdi 24 maggio), disputando la gara finale domenica contro 5 campioni: Pete Licata degli Stati Uniti, che si è aggiudicato il titolo di campione del mondo di caffè; Matthew Perger dall’Australia (2° classificato), William Hernandez di El Salvador (3°), Colin Harmon dall’Irlanda (4°) e Nick Clark della Nuova Zelanda (5°). Team Italia: da sinistra: Eddy Righi, Francesco Sanapo e Iuri Grandini
Giudicato per il gusto, la pulizia, la creatività, l’abilità tecnica e la presentazione del prodotto, Sanapo, salentino di nascita e fiorentino di adozione, ha sbaragliato la concorrenza per ‘overall’, giudizio globale della performance, in cui ha preso il massimo dei voti.
Le parole del protagonista
Dice: “Sono molto felice, e’ la prima volta in assoluto che l’Italia arriva in finale. Fino a ieri il nostro ranking non era dei migliori (facendo una media eravamo 25 esimi) penso che il mio sia un successo storico per l’Italia del caffè e anche per tutti i baristi italiani, perché finalmente siamo riusciti ad aprire una porta e far vedere al mondo che anche l’Italia fa qualità. Per questo devo ringraziare tutto il team Italia che mi ha supportato, in primis Patrick Hoffer della Caffè Corsini, con cui lavoro giorno dopo giorno per migliorarmi e che ha sempre creduto in me in tutti questi anni, e poi Eddy Righi, Iuri Grandini e Andrea Lattuada coordinatore della SCAE Italia (Speciality Coffee Association of Europe).
Inoltre penso che il mio risultato possa servire a tutti i giovani baristi perché ho dimostrato loro che niente e’ impossibile e che con passione sacrificio e dedizione anche un’umile professione come il barista (in Italia più che mai è considerata come una professione di ripiego) possa portare a grande soddisfazione. Vi aspetto al Pausa Caffè Festival a Firenze il prossimo 13 e 14 giugno, manifestazione di cui sono l’ideatore insieme a Andrej Godina, dedicata al mondo del caffè a 360°, con cui cerco di sensibilizzare alla qualità del made in Italy. – ha poi concluso – Vi farò assaggiare il caffè del mondiale”.