MILANO – Nuova impennata dell’Ice Futures US, dopo il parziale ripiegamento registrato lunedì. Il contratto principale (luglio) si è incrementato del 7,1% chiudendo a 213,40 centesimi per libbra, ai massimi da febbraio 2012.
Come giovedì scorso, anche ieri il propellente per questo nuovo prepotente rally nel mercato degli arabica è stato fornito da un report sul raccolto brasiliano.
Questa volta la fonte è Volcafe, la società svizzera che gestisce le attività della filiera caffè della multinazionale londinese ED&F Man.
Il trader di Wintertur ha ulteriormente rivisto al ribasso di 6,2 milioni di sacchi le sue previsioni sulla produzione di arabica del Brasile portandole a 28,4 milioni, in conseguenza dei danni arrecati alle colture dalla siccità di inizio anno.
Contestualmente ha corretto al rialzo di un milione di sacchi la stima sul raccolto di conillon (robusta), che è stata elevata a 17,1 milioni di sacchi. La produzione complessiva per il 2014/15 viene dunque quantificata ora in 45,5 milioni di sacchi.
Un ridimensionamento drastico rispetto alle cifre dello scorso autunno, quando il colosso svizzero aveva ipotizzato un super raccolto brasiliano da 60 milioni di sacchi.
Già a gennaio, la stima era stata tagliata a 50,7 milioni e tale previsione, vista l’autorevolezza della fonte, aveva contribuito non poco alla prima ripresa del mercato degli arabica.
Il forte calo di raccolto si ripercuoterà pesantemente sul saldo globale tra domanda e offerta. Volcafe calcola per il 2014/15 un deficit di offerta di 11 milioni di sacchi, contro i 5 milioni precedentemente previsti.
I danni causati dalla siccità si faranno sentire anche nelle annate successive. Sin d’ora possiamo prevedere – anche al verificarsi dello scenario più favorevole – un secondo anno consecutivo di deficit nel 2015/16, si legge nel report.
I bollettini meteo per questa settimana prevedono tempo piovoso su buona parte della coffee belt brasiliana.
Secondo gli analisti, quasi tutte le aree di produzione degli arabica hanno beneficiato, questo mese, di livelli delle precipitazioni pari o superiori alle medie stagionali.
Ma la pioggia è arrivata troppo tardi per rimediare ai danni ormai irreparabili.
Il forte calore ha oltretutto accelerato i tempi vegetativi normali: in alcune zone, le operazioni di raccolta degli arabica sono già iniziate.
Si prevede che il grosso del raccolto comincerà all’inizio di maggio, anziché alla fine, come sarebbe normale.