MILANO – Ancora incertezze sui mercati del caffè e i prezzi continuano a salire. La settimana è iniziata in ulteriore consolidamento, più marcato per gli arabica. Martedì, le spinte rialziste si sono intensificate.
Nuovi dati sul commercio, provenienti dal Brasile, hanno incoraggiato gli acquisti sulla piazza newyorchese sin dalle prime battute.
L’intensità del movimento ha sorpreso gli speculatori a breve inducendoli a precipitose ricoperture.
Il superamento di importanti livelli di resistenza ha fatto esplodere gli acquisti e così l’ICE Arabica ha rotto gli argini spingendosi in aree di prezzo mai raggiunti negli ultimi 20 mesi.
Il contratto per scadenza ravvicinata (dicembre) ha guadagnato, a fine seduta, 660 punti (+4,2%) chiudendo 164,50 cents, appena 25 punti sotto il massimo di giornata.
I volumi hanno sfiorato i 62.500 lotti. Era dalla prima decade di febbraio dell’anno scorso che i futures degli arabica non volavano così alto.
Nuovi massimi anche per l’ICE Robusta. Il contratto principale (scadenza gennaio 2016) sale dello 0,6% (+14 dollari) terminando la sessione a 2.175 dollari: un solo dollaro in meno rispetto al massimo intraday.
Per la borsa londinese si tratta del valore più elevato dal 13 ottobre del 2014.
Incognita Brasile
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