MILANO – Futures degli arabica ancora sull’ottovolante. Alti e bassi marcati hanno caratterizzato, sin qui, il mercato estivo del caffè. La settimana scorsa avevamo assistito a una striscia di quattro ribassi consecutivi, che aveva fatto ridiscendere il contratto per scadenza settembre a un minimo di 214,70 centesimi per libbra, giovedì 18 agosto. Ma già venerdì il trend si è invertito portando a guadagni marginali (+125 punti).
L’inizio di questa settimana è stato con i botti: tra lunedì 22 e martedì 23 agosto, dicembre – diventato a questo punto scadenza principale – ha guadagnato 1.490 punti risalendo a 228,25 centesimi, il livello massimo per il benchmark dai primi di luglio.
Un rialzo inatteso, quello di ieri: molti analisti si aspettavano infatti una correzione al ribasso.
Ma il dollaro in calo e il petrolio in ripresa, unitamente alle perduranti preoccupazioni sull’esito di questa e della prossima stagione di raccolto in Brasile, hanno contribuito a dare nuovamente il fuoco alle polveri.
Intanto, le scorte certificate dell’Ice Arabica, che avevano toccato, due lunedì fa, un nuovo minimo storico di 571.580 sacchi sono risalite ieri a 653.667 sacchi: un livello comunque bassissimo.
In ripresa anche l’Ice Robusta, che ha chiuso martedì 23 agosto a 2.254 dollari (+17 dollari), vicinissimo ai massimi di metà mese.
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