MILANO – Una nuova giornata pirotecnica per i mercati del caffè: dopo un inizio settimana scialbo, caratterizzato da variazioni trascurabili sulle due borse (+10 punti per New York; -19 dollari per Londra), entrambe le piazze sono prepotentemente ripartite nella giornata di ieri, martedì 21 maggio, realizzando rialzi stellari.
A Londra, il contratto per scadenza luglio dell’Ice Robusta ha guadagnato il 6,7% (+$235) risalendo a quota 3.734 dollari, massimo dall’inizio del mese.
Il benchmark dell’Ice Arabica si rivaluta, a sua volta, del 5,1% (+1.050 punti) chiudendo a 217,20 centesimi, il livello più alto da fine aprile.
Cosa è successo nei mercati del caffè? In realtà, nulla di nuovo. Il quadro dei fondamentali rimane sempre lo stesso
E si tratta di un quadro estremamente instabile, dove la forte incertezza rende i mercati ipersensibili e fortemente vulnerabili alla speculazione.
E dove qualsiasi nuovo input può contribuire a scatenare un rally. A dare il fuoco alle polveri è stata ieri, a New York, la notizia di nuovi problemi logistici nei porti brasiliani, dove la mancanza di container starebbe rallentando gli imbarchi.
Ha inciso inoltre il report di Fundação Procafé – di cui abbiamo già riferito nel numero di lunedì – che evidenzia il crivello piuttosto piccolo dei chicchi osservato nel caffè del nuovo raccolto di arabica.
Una circostanza, questa, confermata anche dal broker brasiliano Escritório Carvalhaes, secondo il quale – nelle prime partite che stanno arrivando sul mercato – i chicchi di crivello 17/18 sono meno del 10%.
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