MILANO – L’impatto del Covid-19 sulla domanda mondiale di caffè potrebbe essere molto inferiore a quello temuto o addirittura non esserci. Lo dice Vivek Verma – responsabile servizi finanziari per il caffè e le materie prime di Olam – in un’intervista concessa a Bloomberg. “Inizialmente, tutti pensavano che il Coronavirus avrebbe ammazzato la domanda” osserva Verma. “Ciò potrebbe essere vero in quei Paesi, dove il consumo di caffè è associato soprattutto ai riti della socialità. Ma nei paesi consumatori tradizionali, i consumi sono addirittura in crescita rispetto all’anno scorso”.
A tale proposito, Verma cita i dati del dettaglio Usa, con consumi in Gdo in crescita del 31% a marzo, del 6% ad aprile e dell’11% a maggio.
Mentre in Germania, le vendite – tra aprile e maggio – sono cresciuti del 3%. Va da sé che i consumi nel fuori casa sono contemporaneamente crollati e che solo ora si
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