domenica 22 Dicembre 2024
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ESEMPIO APPROPRIATO – Vinitaly international sbarca in Cina al Wine e Dine festival

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MILANO – Mentre il caffè continua a ripiegare in iniziative private o individuali, il vino ha un approccio ben diverso, più maturo, per aggredire il ricchissimo mercato cinese. Se un cinese bevesse una tazzina al giorno o un cappuccino al giorno …. Dunque un esempio appropriato

Con questo spirito si è svolta la terza tappa cinese nel 2014 per Vinitaly International, che è approdata a Dalian dal 18 al 20 luglio, nell’ambito del `China Dalian International Wine & Dine Festival´, il più importante e conosciuto festival vinicolo nella Cina nordorientale.

Nella terra del Dragone, Vinitaly International ha già portato le eccellenze del vino italiano lo scorso marzo al FuoriSalone di Chengdu e a maggio a Shanghai, costruendo tappa dopo tappa una sempre più solida e produttiva collaborazione con i principali importatori di vino in Cina.

E’ proprio con il loro supporto e coinvolgimento diretto che Vinitaly International si sposta ora a Dalian, il principale porto della provincia di Liaoning e il terzo per importanza di tutta la Cina.

L’interesse verso questo continente rispecchia l’obiettivo di Veronafiere di supportare la produzione vitivinicola italiana favorendo sia le attività di export che quelle di incoming degli operatori stranieri nel nostro paese.

Questo si concretizza attraverso una presenza mirata e tramite l’utilizzo di strumenti finalizzati a promuovere la conoscenza dell’immensa varietà produttiva italiana, che comprendano anche lo scambio e l’incontro tra produttori e distributori.

Un impegno costante che coincide con la costante tendenza all’aumento del consumo pro capite di vino (1,31 litri nel 2012 contro gli 0,3 del 2003): negli ultimi tre anni è quasi raddoppiato il numero di consumatori di vini importati che oggi sono 38 milioni di cinesi.

La città di Dalian in particolare, che dal 1984 possiede lo status di zona economica speciale che l’ha resa un’area di rilievo per gli investimenti stranieri, con una popolazione di quasi 7 milioni di abitanti sta rapidamente diventando il fulcro economico della Cina settentrionale e rientra tra i primi 10 mercati di consumo del vino in Cina, con un fatturato di circa 300 milioni di Rmb (oltre 35 milioni di euro) in bottiglie l’anno e un consumo in crescita.
«Il prossimo appuntamento di Vinitaly International a Dalian, il terzo nel territorio in pochi mesi, è importante non solo perché conferma il nostro forte e concreto impegno a supporto della produzione vitivinicola italiana – ha commentato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – nel presidio di un mercato tanto strategico e ricco di opportunità come la Cina, ma anche perché organizzato in piena collaborazione con i principali importatori del Paese, a riprova che il lavoro che abbiamo svolto rispondere ai bisogni reali di tutti gli attori del mercato, a partire dall’importante valore aggiunto in termini di formazione e cultura offerto dal ricco programma della nostra Vinitaly International Academy. Con la stessa logica stiamo preparando le nostre attività anche in altri nuovi mercati, come l’Australia dove approderemo il prossimo Ottobre a Melbourne».

Nell’area di Vinitaly International, a Dalian, era prevista una sezione didattica e il Vinitaly Lounge, in cui giornalmente i partecipanti potevano degustare l’atmosfera tipicamente italiana attraverso il caffè e l’aperitivo, grazie ai due marchi top nel settore enogastronomico italiano: Fabbri 1905 e MioEspresso.

Dopo il successo riscosso dalla tappa di Shanghai, il numero di sessioni didattiche è salito a 12, incluse 9 Masterclass organizzate in collaborazione con gli stessi importatori d’eccellenza cinesi presenti anche a Chengdu e Shanghai: SinoDrink, EMW, Venas Vinus, Chu Xiao, Insider, Amore Fine Wines, VM Fine Wines, Kelit e 100ITA.

L’area espositiva ha ospitato anche tre esclusivi seminari sul vino della `Vinitaly International Academy´, presentati da famosi esperti vinari e dal direttore scientifico Ian D’Agata e che, il primo giorno, saranno inaugurati da un seminario sul Brunello di Montalcino, seguito da due seminari che daranno una panoramica sull’immensa varietà dei vini italiani.

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