PEDERNALES (Manabi, Ecuador) – Il primo cacao village in Ecuador nasce dall’idea di Valentino Gareri Atelier, che con il produttore di cacao ecuadoriano MUZE e la no profit Avanzi hanno intuito che gli scarti di cacao -abbondanti rifiuti ricavati dalla produzione di questa materia prima- potessero diventare una risorsa importante per le costruzioni. A Pedernales, luogo in cui le famiglie sono strettamente legate alla coltivazione e produzione di cacao, la sede ideale per avviare questo esperimento. Leggiamo i dettagli di questa operazione ecologica dall’articolo a cura di Alessandro Creta su cookist.it.
Ecuador del cacao sulla via dell’economia circolare
Entro la fine del 2022 nascerà in Ecuador, sulle sponde del Pacifico, un villaggio, sostenibile ed etico, le cui strutture vengono realizzate con gli “scarti” del cacao. In questa piccola contea sudamericana a breve sorgerà un polo in cui gli edifici e le strutture saranno realizzati con i gusci delle fave di cacao, materiali solitamente considerati di scarto ma capaci ora di conoscere nuova vita.
In che modo? La buccia dei frutti viene rielaborata, lavorata attraverso delle stampanti 3D affinché si “adatti” alla costruzione delle architetture dell’innovativo villaggio. I gusci del cacao, insomma, diventano materia prima utilizzabile in ambito architettonico, modificati e rimaneggiati per la creazione di case ed edifici.
Eco Village: un polo autosufficiente che si basa sul cacao
Per la serie: come ti reinvento la cioccolata. Uno degli alimenti più amati dai ghiotti di tutto il mondo viene “riscoperto” sotto un punto di vista etico ed… edilizio.
Stiamo parlando di una materia prima che porta con sé un grosso problema per quanto riguarda la sostenibilità: circa l’80% del prodotto di norma è ritenuto scarto, in quanto solamente la piccola fava di cacao viene utilizzata per scopi alimentari. Il guscio, la buccia, del frutto è insomma destinato a essere gettato tra i rifiuti. Da qui l’intuizione di Valentino Gareri Atelier, in collaborazione con il produttore di cacao ecuadoriano MUZE e la no profit Avanzi.
Il piano, di cui già esistono dei rendering grafici (come quello pubblicato anche su YouTube) dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell’anno
Secondo le intenzioni questo dovrà essere il primo passo nel compimento di una rete di villaggi ecologici, carbon neutral (autonomi dal punto di vista energetico) e realizzati in modo etico, utilizzando materie prime locali.
Perché proprio Pedernales in Ecuador come sede di questo primo Cacao Village?
Il motivo è molto semplice: la comunità locale basa la propria sussistenza sulla coltivazione e produzione del cacao, principale fonte di guadagno per le famiglie. Inaugurare un progetto con al centro questa materia prima, e il riutilizzo dei suoi scarti, in un borgo così cacaocentrico ha contribuito a far ribattezzare questo nuovo villaggio Silicon Valley del cacao. Un polo in cui potranno trovare spazio start up, produttori e aziende.
Sarà quindi questo paesino ecuadoriano la prima “colonia” di una futura rete di villaggi etici, sostenibili, in cui il cacao possa essere “sfruttato” in tutto il suo potenziale. Gastronomico ed, evidentemente, anche edilizio.