MILANO – Tra poche settimane, la nuova stagione di raccolto vietnamita entrerà nel vivo e Vicofa – la influente Associazione del caffè e del cacao del Vietnam – torna alla carica con l’ennesima previsione pessimistica.
Vicofa pronostica, questa volta, un calo del 10% rispetto 2013/14, che porterebbe la produzione di quest’anno a 25 milioni di sacchi. Ciò presuppone un raccolto 2013/14 di circa 27,7 milioni di sacchi, grosso modo in linea con le ultime statistiche Ico (27,5 milioni di sacchi).
Una stima onesta, dal momento che anche il commercio prevede, per il prossimo raccolto, un calo produttivo grosso modo simile, sebbene partendo da cifre più elevate.
Quello che stupisce è piuttosto la mancanza di coerenza di Vicofa, che ogni anno prospetta lacrime, sudore e sangue: siccità, cali di produttività causati dall’obsolescenza degli arbusti, ettaraggi in flessione per il passaggio dei produttori a colture alternative.
Salvo poi correggere le cifre alla chetichella, a raccolto concluso, arrendendosi all’evidenza dei fatti. Nella primavera 2013, Vicofa disse che la produzione 2013/14 avrebbe subito una forte contrazione (sino al 30%) rispetto alla produzione 2012/13, a sua volta in calo del 25% sul 2011/12.
Il raccolto 2013/14 si è rivelato, invece, il più abbondante nella storia del Vietnam. Anche Vicofa ha dovuto, alla fine, prenderne atto.