MILANO – Produzione in lieve calo, export sostanzialmente stabile e scorte iniziali a livelli elevatissimi, grazie al raccolto record dell’annata precedente.
Questo la situazione fotografata dal Gain Report semestrale di Usda dedicato al Vietnam, diffuso nella giornata di ieri. I numeri, ma soprattutto i trend di fondo delineati nel documento, differiscono notevolmente da quelli illustrati, a inizio settimana, in un report di Volcafe.
Il trader svizzero prevede infatti che la produzione del Vietnam subirà, quest’anno, un calo di oltre 2,5 milioni di sacchi scendendo a 27,4 milioni, in conseguenza dello stress vegetativo degli arbusti, dall’andamento climatico scostante e della maggiore incidenza delle malattie.
Ciò contribuirà, secondo Volcafe, ad accrescere il deficit produttivo atteso per il 2014/15, che sarà vicino ai 10 milioni di sacchi.
Diverse le previsioni del Gain Report, perlomeno per quanto riguarda il Vietnam. Il documento corregge infatti al rialzo i dati sulla stagione passata e le stime per quella in corso.
Il raccolto 2013/14 è stimato nel dato record di 29,833 milioni di sacchi: oltre 850 mila sacchi in più rispetto a quanto indicato nelle cifre ufficiali Usda della scorsa primavera. Le scorte iniziali sono quantificate nel dato, anch’esso senza precedenti, di 3,6 milioni di sacchi.
Riviste parzialmente al rialzo (circa 113.000 sacchi in più) pure le previsioni per la stagione in corso: la produzione di quest’anno dovrebbe raggiungere quota 29,333 milioni di sacchi: ossia appena mezzo milione di sacchi in meno rispetto all’anno scorso.
Il raccolto di robusta scenderà a 28,24 milioni di sacchi, contro i 28,658 del 2013/14. Maggiore, in proporzione, il calo del raccolto di arabica (quasi il 7% in meno), che si attesterà a 1,093 milioni di sacchi, contro 1,175 milioni l’annata passata.
Usda riconosce il parziale calo di produttività dovuto allo stress delle piante e ai problemi climatici (soprattutto per gli arabica), ma osserva anche come tali fattori negativi siano stati in buona parte controbilanciati dall’ulteriore espansione delle aree coltivate, che raggiungono ormai un’estensione complessiva di 670 mila ettari, in crescita del 5,4% rispetto al 2013.
Le coltivazioni di arabica (principalmente nelle province di Lam Dong, Son La e Quang Tri) coprono, secondo il documento, quasi 45 mila ettari e contano per il 6,7% dell’ettaraggio totale.
Al di là di quanto sopra riferito, l’andamento climatico è stato comunque favorevole. L’area degli Altipiani Centrali ha avuto buone precipitazioni tra aprile e agosto; il clima secco di fine agosto-inizio settembre ha favorito poi una buona maturazione finale delle ciliegie.
Il report stima in 26,788 milioni di sacchi (868 mila sacchi in più rispetto alle cifre ufficiali di giugno) l’export 2013/14. Dopo un avvio al rallentatore, dovuto anche ai bassi prezzi dell’autunno 2013, il ritmo degli imbarchi si è intensificato a partire da febbraio.
L’export di caffè verde cresce, rispetto al 2012/13, di quasi 2 milioni di sacchi raggiungendo i 25,768 milioni (+8,3%). In forte espansione (+20%) anche le esportazioni di solubile, che risultano pari a 900 mila sacchi. Sommando queste ultime alle esportazioni di torrefatto (circa 120 mila sacchi) otteniamo un totale di oltre un milione di sacchi di vendite all’estero di caffè trasformato.
Il report osserva come il solubile e il torrefatto di produzione vietnamita abbiano conquistato, in questi ultimi anni, quote di mercato apprezzabili in paesi quali la Cina, le Filippine, la Russia, la Corea del sud, Taiwan, il Giappone, Israele e gli stessi Usa.
Per quanto riguarda la stagione in corso, il report ha considerevolmente ridimensionato le stime ottimistiche della circolare di giugno (1,4 milioni di sacchi in meno).
L’export per il 2014/15 è comunque previsto in 26,63 milioni di sacchi, poco al di sotto di quello del 2013/14. La parziale flessione nei volumi di caffè verde sarà compensata, secondo il documento, quasi completamente dall’ulteriore incremento del torrefatto e del solubile.