MILANO – L’export di marzo del Vietnam segnerà una ripresa, grazie alla vivacità della domanda mondiale. Lo afferma, in un report diffuso nei giorni scorsi, il trader olandese Nedcoffee BV, secondo il quale gli imbarchi cresceranno per effetto degli acquisti dell’industria, ma anche della ricostituzione delle scorte certificate Liffe. Queste ultime risultavano pari a 125.820 tonn alla data del 4 marzo, in crescita dell’11% rispetto a 2 settimane prima. Secondo i dati del dipartimento generale delle dogane di Hanoi, l’export del primo produttore mondiale di robusta è stato pari, a febbraio, a 100.380 tonn, in forte calo (-54%) rispetto a gennaio.
Vietnam, una stima
Stando alle stime di Nedcoffee, che opera direttamente in Vietnam con propri uffici in Ho Chi Minh City, gli imbarchi avevano già superato le 35mila tonn nei primi 8 giorni di marzo ed è ipotizzabile che essi raggiungano, a fine mese, un totale di 135mila tonn. Nella parte restante dell’annata caffearia 2012/13, l’export si attesterà mediamente poco al di sotto delle 90mila tonn mensili. Il trader di Amsterdam definisce prematura qualsiasi valutazione sul rischio siccità nell’area degli altipiani centrali, anche perché la stagione delle piogge non comincia mai prima di aprile. La situazione è nettamente migliore rispetto al 2005/06 (l’anno dell’ultima siccità, ndr.) – si legge ancora nel report – lo stato delle piantagioni è ancora abbastanza buono. Secondo i bollettini del centro nazionale per le previsioni idro-meteorologiche, il livello dei fiumi ha subito un ulteriore lieve abbassamento nella seconda decade di marzo.
Recenti previsioni, di cui abbiamo riferito nel numero di Comunicaffè International, danno per probabile il manifestarsi di precipitazioni diffuse in tutta la coffee belt vietnamita a partire da metà aprile
Le piogge, pressoché quotidiane, favoriscono intanto lo sviluppo del raccolto dell’Indonesia, terzo produttore mondiale di robusta alle spalle del Vietnam e del Brasile. Nedcoffee mantiene la sua stima di 335mila tonn per quanto riguarda il raccolto nel sud di Sumatra, la principale area produttiva del paese.
Il dato è inferiore dell’1,1% a quello della stagione passata. Vicofa pessimista La produzione del Vietnam subirà il prossimo anno una flessione del 30%, rispetto ai 20 milioni di sacchi raccolti nel 2012/13. A sostenerlo è l’associazione vietnamita del caffè e del cacao (Vicofa).
“La siccità sta danneggiando le piantagioni e il raccolto che inizierà il prossimo ottobre inevitabilmente ne risentirà” ha dichiarato il presidente dell’associazione Luong Van Tu. Secondo un comunicato diramato da Vicofa, la siccità ha colpito 55mila ettari di coltivazioni nella regione degli altipiani centrali, ma solo 95 ettari avrebbero sinora riportato danni gravi.