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Vietnam – Export di novembre inferiore di un terzo a quello dell’anno scorso

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MILANO – Andamento favorevole per l’export vietnamita di prodotti del settore primario nel periodo gennaio – novembre 2013. Secondo il centro statistico del ministero dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (Mard), nei primi 11 mesi dell’anno il Vietnam ha esportato prodotti agricoli, forestali e ittici per un totale di 25,2 miliardi di dollari, con un incremento dell’1,5% rispetto al 2012.

Ma come ha spiegato il direttore del centro Nguyen Viet Chien, il bilancio è positivo solo a metà, in ragione dei forti cali registrati in settori chiave come quello del riso, della gomma naturale e del caffè.

L’export di caffè ha subito infatti una flessione del 14,4% a volume fermandosi a 1,18 milioni di tonnellate. Ancora più accentuato il calo a valore (-24,4%), con introiti totali per 2,51 miliardi di dollari.

Germania e Usa rimangono i due principali mercati del Vietnam, con una quota rispettivamente del 13% e del 10,8%.

In crescita le esportazioni verso la Russia (+4,7%), il Regno Unito (+4,7%) e il Giappone (+4%).

Diminuisce anche l’export di tè (-5,3%), ma in questo caso i minori volumi sono stati compensati dai prezzi in crescita e il saldo a valore sull’anno precedente resta pressoché invariato (-0,1%), per un totale di 206 milioni di dollari.

Il Pakistan rimane il principale cliente vietnamita, nonostante le esportazioni verso questo paese siano in calo, sia a volume (-10,7%) che a valore (-6,5%).

Procede a rilento intanto la commercializzazione del nuovo raccolto, che alla data del 7 novembre risultava completato al 30%, secondo un sondaggio condotto da Bloomberg presso un campione di operatori del settore.

Carsten Fritsch, analista di Commerzbank AG, ha dichiarato alcuni giorni fa che quasi la metà del caffè prodotto quest’anno è già stata raccolta nelle principali regioni degli Altipiani centrali.

L’associazione vietnamita del caffè e del cacao mette invece l’accento sui ritardi causati dal tifone Podul, la scorsa settimana, e sui danni che le inondazioni avrebbero arrecato ai raccolti nel sud degli Altipiani centrali.

La produzione del Vietnam raggiungerà quest’anno i 28 milioni di sacchi afferma una stima del trader globale Olam International.

La raccolta del caffè in Vietnam
                   La raccolta del caffè in Vietnam

Vicofa ritiene invece che il raccolto 2013/14 non supererà i 20 milioni di sacchi.

È importante sottolineare che gli stock di riporto dall’annata precedente sono stati quest’anno nettamente più consistenti.

Dati preliminari dell’Ufficio Generale di Statistica, diffusi martedì, indicano che l’export di novembre è stato di appena 80 mila sacchi, più di un terzo in meno (-34%) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.

Le minori vendite hanno contribuito a far risalire parzialmente le quotazioni Liffe, che ha recuperato l’11% circa rispetto ai minimi di inizio novembre (1454 dollari alla data del 6 novembre).

Va segnalato che le scorte certificate della borsa londinese risultavano pari, alla data dell’11 novembre, a 48.770 tonn : si tratta del livello più basso da marzo 2009.

Tornando in Vietnam, continua il pressing sul governo di Hanoi, affinché sia dato il via libero alla concessione dei crediti agevolati (attraverso la Banca statale del Vietnam) per il finanziamento di uno stock di 300 mila tonn.

Questo volume ingente (5 milioni di sacchi) di caffè, proveniente dal nuovo raccolto, verrebbe temporaneamente ritirato dal mercato nell’intento di far risalire i prezzi, giudicati al momento non remunerativi.

Il governo vietnamita sta inoltre valutando lo stanziamento di 12 mila miliardi di dong (418 milioni di euro) di crediti agevolati a sostegno di un piano di rinnovo delle piantagioni.

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