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martedì 05 Novembre 2024
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VIETNAM – Export di caffè in ripresa a dicembre

Circa un terzo delle piantagioni vietnamite è certificato

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MILANO – Gli imbarchi dal Vietnam si sono intensificati a dicembre. Secondo i dati diffusi in questi giorni dalle autorità doganali di Hanoi, le esportazioni sono state pari a 115.400 tonn (circa 1,92 milioni di sacchi).

Un risultato in crescita del 37,3% rispetto al deludente dato di novembre, anche se inferiore al valore – inizialmente ipotizzato dall’Ufficio generale di statistica (Gso) – di 120 mila tonn.

Tale volume porta il totale dell’export nei primi 3 mesi dell’annata caffearia 2014/15 (ottobre-dicembre) a 295.200 tonn (4,92 milioni di sacchi), ossia il 7% in più rispetto all’analogo periodo del 2013/14.

Varie stime indicano che le esportazioni di gennaio potrebbero raggiungere le 150 mila tonn circa. Ciò equivarrebbe a un dato complessivo, nei primi 4 mesi, di 445 mila tonn circa, pari a poco più di 7,4 milioni di sacchi.

Ci si interroga sin d’ora sul potenziale del prossimo raccolto e le stime sono inevitabilmente – visto il periodo dell’anno – alquanto difformi.

Secondo gli osservatori locali, la situazione idrica è al momento buona e non dovrebbero esservi problemi di approvvigionamento nei prossimi mesi. Le superfici coltivate si presentano in espansione un po’ dappertutto, fatta eccezione per il Daklak.

Le vendite sul mercato interno procedono intanto a ritmo moderato. I produttori delle principali aree di produzione sono ben capitalizzati e collocano sul mercato lo stretto indispensabile.

L’attività potrebbe comunque intensificarsi a partire da fine mese, con l’approssimarsi dell’importante festività del Tet, il capodanno lunare, che ricorre il 19 febbraio.

Nel Daklak, i prezzi si mantengono al di sopra dei 40 mila dong/kg, in lievissimo calo rispetto alla settimana scorsa, ma nettamente al di sopra dei circa 33.500 dong che venivano pagati, in questo stesso periodo, l’anno scorso.

Un recente reportage di Voice of Vietnam rivela dati interessanti per quanto riguarda la produzione di caffè certificato in Vietnam secondo le principali label (4C, UTZ, Rainforest, Fairtrade), che rappresenterebbe ormai grosso modo un terzo delle superfici coltivate del paese e costituirebbe e il 58% del raccolto del Daklak.

Vari operatori del settore lamentano che gli ingenti volumi di prodotto certificato immessi in questi ultimi anni nei mercati internazionali hanno portato a un abbassamento dei premi pagati ai produttori, riducendo la convenienza e la redditività delle certificazioni stesse.

Il vice presidente dell’Associazione del caffè di Buon Ma Thuot ha auspicato un ulteriore riqualificazione di sistema, che consenta di accrescere prestigio e competitività del comparto vietnamita nel mondo.

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