MILANO – Sempre più in alto i prezzi dei robusta del Vietnam, che nelle scorse settimane hanno superato la soglia degli 80 mila dong/kg ($3,28/kg) in varie aree degli altipiani centrali, in particolare nel Dak Nong. Secondo testimonianze raccolte dai media locali, c’è chi si è visto offrire sino a 80.700 dong/kg per il proprio caffè: una situazione inimmaginabile un anno fa, quando 41-42 mila dong erano già considerati un prezzo più soddisfacente.
Ma anche un paio di mesi fa, quando si speculava con l’obiettivo di arrivare a quota 70 mila dong/kg.
E nessuno pensava che la corsa al rialzo sarebbe proseguita ancora, verso nuovi record.
Quanto potranno crescere ancora i prezzi? Va detto, che i valori sono leggermente scesi in questa settimana post-capodanno cinese. Ma la situazione rimane critica.
Phan Minh Thong, direttore generale di Phuc Sinh, un importante esportatore vietnamita di caffè, ha spiegato il perché di questa situazione in un’intervista a Thanh Nien Magazine.
Per anni – osserva – i torrefattori di tutto il mondo si sono abituati a comprare il robusta vietnamita per grandi quantitativi a prezzi molto bassi e si sono illusi di poterlo fare per sempre.
Ma la situazione è cambiata e non solo a causa dei cali produttivi degli ultimi anni. L’intera agricoltura del Vietnam si sta infatti evolvendo
I prezzi dei terreni agricoli sono infatti lievitati: “un ettaro di terreno costa ormai da centinaia di milioni a svariati miliardi di dong” (1 miliardo di dong = 38.200 euro).
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