MILANO – Si allarga l’allarme siccità in Vietnam. Secondo il Dipartimento dell’agricoltura del Lam Dong, ben 60 mila ettari potrebbero subire cali produttivi dovuti al prolungato deficit idrico che sta colpendo questa provincia.
Nel distretto di Bao Lam, ben 16.500 ettari di colture intensive (principalmente tè e caffè) non hanno ricevuto quantità sufficienti di acqua. In quello di Dam Rong, 200 ettari di piantagioni hanno riportato danni gravi.
Secondo le più recenti rilevazioni dell’Ufficio di gestione delle risorse idriche, i livelli delle acque nei bacini sono mediamente inferiori di un metro rispetto all’anno scorso in questo stesso periodo.
Il Comitato del popolo del Lam Dong ha sollecitato l’adozione di misure urgenti per far fronte alla situazione, che si presenta preoccupante soprattutto nei distretti di Don Duong, Duc Trong, Lam Ha e Di Linh.
Al di là di queste notizie, in parte allarmistiche, la fioritura del nuovo raccolto procede bene, secondo i report più recenti, e la produzione 2015/16, stando ad alcuni trader, potrebbe essere da record.
Fonti locali indicano intanto una lieve flessione dei prezzi interni, in linea con l’andamento del Liffe. Il chilogrammo di caffè veniva pagato, all’inizio di questa settimana, 38.200 dong (1,75 dollari), contro i 38.400 della settimana scorsa e i 40.100 di fine marzo 2014.
L’export vietnamita ha raggiunto le 63.000 tonn nella prima metà di marzo, in calo del 54% rispetto al pari periodo del 2014, secondo le statistiche delle autorità doganali. I dati provvisori lasciano prevedere un calo molto accentuato anche nei dati di fine mese.