La storia dei gelatai italiani a Vienna, alcuni presenti con le proprie gelaterie in attività fin da ben cinque generazioni, è stata presentata il 17 aprile a Palazzo Metternich, sede dell’Ambasciata d’Italia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale dell’Ansa.
Le gelaterie italiane a Vienna
VIENNA – “Le gelaterie italiane sono un punto di riferimento in molte città della Mitteleuropa, ma la loro storia è poco nota. Il racconto di questi montanari delle valli delle Dolomiti scesi in città come gelatai ed arrivati a Vienna già nell’800 e conquistare tutta l’Europa centrale è tuttavia molto interessante”. Questo ha dichiarato l’ambasciatore italiano in Austria Stefano Beltrame nel presentare la manifestazione: la settimana del gelato italiano di Vienna.
“E’ una storia antica – ha ricordato Beltrame – che trova le sue origini nella Repubblica di Venezia e del suo celebre arsenale navale. Gli alberi ed i legnami necessari per costruire tutte quelle navi e le fondamenta dei palazzi, venivano dalle foreste delle Dolomiti e dei monti a nord di Venezia”.
“Quando il progresso tecnologico ha iniziato a far costruire le navi in ferro e non più in legno, questi lavori tradizionali non erano più richiesti e gli abitanti della Val Zoldana dovettero inventarsi qualcosa di nuovo. Iniziarono allora a scendere a valle per vendere le mele cotte caramellate. Nella seconda metà dell’800, grazie all’invenzione dello zucchero industriale da barbabietola, iniziarono a produrre il gelato artigianale e fu un grande successo”.
I gelatai della Val Zoldana conquistarono prima Venezia, poi Vienna, allora capitale, quindi il resto dell’Impero e l’intera Europa centrale. Ancora oggi in tanti paesini tedeschi si trova il tradizionale EisCafè Venezia”. La storia dei gelatai italiani a Vienna, alcuni presenti con le proprie gelaterie in attività fin da ben cinque generazioni, è stata presentata il 17 aprile a Palazzo Metternich, sede dell’Ambasciata d’Italia, da un gruppo di maestri gelatai provenienti proprio dalla Val di Zoldo per l’evento: “Eis wie damals”.
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