MILANO – Nel mondo dei social è conosciuto con lo pseudonimo “macrofying” ed è un fotografo che immortala i dettagli degli oggetti: dal suo obiettivo viene ritratta anche la classica tazzina di caffè che, tuttavia, ha un aspetto molto diverso da quella che siamo abituati a vedere al bancone del bar o in casa. Il punto di vista che ci regala, è al microscopio ed è così che compare questa bevanda, un terreno arido che poi si trasforma via a via in qualcosa di completamente differente.
Macrofying ci fa vedere dentro la tazzina
Letteralmente, perché lo sguardo viene lanciato in particelle così piccole da perdere il loro significato più ampio, se non fino a quando l’inquadratura si sposta e va verso l’alto, ancora di più, sino a comporre il caffè contenuto in una tazzina.
Qualcosa di semplice, che noi diamo per scontato perché un gesto quotidiano, che però ha un mondo complesso che va esplorato: una buona metafora per indagare e diventare più consapevoli rispetto a questo nostro rito tutto italiano.
Una visione che ispira, ipnotizza e incanta e magari, fa venire voglia di prepararsi un buon espresso con un occhio differente rispetto al solito.
Il video dal corriere, a questo link.