Il centro della nuova creatività di Cape Town è a Woodstock, ex quartiere operaio dove si sono insediati con il tempi artisti, designer e atelier. Proprio al centro della recente corrente artistica che pervade il Sud Africa c’è il trend Victorian Futurism, in cui il caffè è protagonista. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Mariateresa Montaruli pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore.
Il Victorian Futurism a Cape Town
CAPE TOWN – Nel city centre c’è un grande boom di caffè di nuova generazione, decisamente shabby o all’insegna di un trend chiamato Victorian Futurism, che provvedono a tostatura e torrefazione, come se il fai da te o l’hand made fosse una necessità indispensabile nell’estrema Africa del Sud.
C’è una Vespa d’epoca smantellata sulla parete del Deluxe Coffee Shop al 25 di Church Street dove i chicchi arrivano da Brasile, Guatemala ed Etiopia e si degusta cioccolato grezzo nel minuscolo Honest dove il cioccolato è dolcificato con sciroppo d’agave, ottenuto da fave di cacao bio e raccolte con criteri etici, in Wale Street. Decorato con oggetti dell’epoca appartenuti ai primi treni a vapore è il Truth Coffee.
L’appuntamento più chic, un po’ fané, resta quello del tè del pomeriggio al Mount Nelson, la fattoria d’epoca coloniale tutelata come Bene Culturale trasformata in “hotel storico”: ci si accomoda in veranda, con vista su curatissimi giardini, per scegliere infusi e tartine.
Ogni primo giovedì del mese il centro città diventa pedonale, i negozi e le gallerie rimangono aperti fino a tardi e vengono organizzati piccoli concerti o djset. Sempre in centro, l’indirizzo per comprare artigianato locale è il Green Market Square.
Il tutto, al cospetto del Table Mountain National Park, l’altopiano che si eleva improvviso dietro la città, raggiungibile anche in funivia a emissioni zero, da cui il panorama è mozzafiato.
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