Un saluto dalla splendida città di Montreal. Mi (nella FOTO sopra Sevan Istamboulian) considero davvero fortunato di far parte del mondo del caffè, un universo dinamico e molto creativo. Il caffè è uno dei pochi prodotti che coinvolge direttamente la natura, le persone, i macchinari e la tecnologia in ogni fase della sua realizzazione, attraverso la comunicazione sensoriale.
Ho iniziato a lavorare in questo mondo dalla parte finale della catena, come torrefattore-rivenditore.
La ricerca dei metodi migliori per tostare e ottenere un eccellente prodotto in tazza è stata ed è ancor oggi la protagonista di ogni mia giornata lavorativa.
Grazie a essa ho scoperto le profonde connessioni fra i diversi gradi di tostatura, l’acqua che è il solvente che estrae i diversi componenti dalla polvere di caffè e il ruolo importante della granulometria del macinato.
Otto anni fa ho avuto la fortuna incontrare Paolo Dalla Corte e di scoprire la tecnologia dc, con la sua straordinaria stabilità termica: ne sono rimasto affascinato!
Quell’incontro è stato e il punto di svolta della mia carriera: finalmente avevo gli strumenti per esplorare la ricchezza sensoriale del mio caffè, che fino a quel momento era rimasta nascosta.
Ho iniziato così a spiegare ai miei colleghi, ai clienti, e alle persone che mi stavano intorno, che anche una piccola variazione della temperatura incide sul gusto finale in tazza, e che una volta individuata, era importante che rimanesse costante, per avere estrazioni sempre perfette.
Quando due anni fa è stato sviluppato il programma dc Coffee Pro e mi è stato proposto di farne parte, ho accettato la sfida, che per me rappresentava un modo per dare qualcosa di concreto a tutta la coffee community.
Per me essere un Coffee Pro significa infatti condividere l’esperienza accumulata in oltre vent’anni di carriera, dal caffè verde all’estrazione finale.
È importante comprendere che ogni passaggio della lunga catena del caffè influisce sul risultato in tazza.
Ogni giorno assaggio il caffè con parametri diversi rispetto al giorno prima. Spero di trovare qualcosa di nuovo, documento il tutto e condivido i risultati con il mio team, che invito a trasmettere queste conoscenze lungo tutta la filiera.
La formazione e la conoscenza sono basi essenziali per il mio lavoro. Mi confronto ogni giorno con la coffee community locale, sfidandola ad aprire la mente e provare cose nuove.
Solo così può uscire da una routine monocromatica e scoprire la ricchezza dei colori nascosti nel mosaico dell’esperienza sensoriale del caffè. Ho inaugurato un primo dc lab a Toronto e ora anche a Montreal: è a disposizione di ogni barista, torrefattore o appassionato per provare il proprio caffè usando un laboratorio di assaggio attrezzato, per studiare e fare scoperte da condividere in maniera trasparente e senza limitazioni.
Il programma Coffee Pro anche mi ha anche fatto capire che non importa quanto grande sia il mondo; quando i professionisti hanno principi comuni tutto diventa familiare e quasi una sola cosa: i tre punti che ci uniscono in ogni parte del globo sono Live / Learn / Share.
A HOST
Baristi, torrefattori e coffee lover sono invitati allo stand di Dalla Corte – pad. 24 stand D16-E23 -per incontrare i dc coffee pro ad Host, dal 23 al 27 ottobre.
Ogni coffee pro ha dedicato la sua vita al caffè. La loro personalità, conoscenza e specializzazione ne fa delle figure uniche nel panorama dell’industria del caffè.
Per tutta la durata della manifestazione sono a disposizione dei visitatori per condividere ciò in cui credono e amano, il mondo del (buon) caffè.