lunedì 23 Dicembre 2024
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E Fabio Verona prova il nuovo grinder gravimetrico di Grindie

Nell’utilizzo, come in tutti i gravimetrici, ci vuole qualche giorno per abituarsi a “staccare” le mani dal portafiltro durante l’erogazione della dose, ma credetemi, si impara in fretta, e la tranquillità della ripetibilità della dose giusta avrà benefici effetti sulla vostra salute mentale e sui vostri espressi

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MILANO – Riportiamo un’esperienza interessante vissuta e poi condivisa sul suo blog Arabica100per100.com, il cuoco del caffè (o coffeechef come scrive lui) Fabio Verona, che ha sperimentato di persona un nuovo macinino tecnologico e ne ha fatto una recensione. Noi la pubblichiamo di seguito per chi può esser curioso di provare nuove attrezzature come il grinder gravimetrico, il secondo sul mercato internazionale dopo il collaudato e preciso Mithos 2 della Victoria Arduino.

Verona: com’è andato l’esperimento con il gravimetrico?

Buongiorno a tutti e buon anno!

Quale modo migliore di iniziare l’anno se non con la recensione di uno dei più performanti grinder gravimetrici sul mercato, ed allora eccoci qui, vi presento solo, un macinino tutto italiano.

Partiamo dall’estetica, pulita essenziale e moderna

Il modello che ho io in test è in acciaio satinato corredato di pannelli in legno d’ulivo, i quali possono anche essere personalizzati in materiali o in legni diversi, fino addirittura al teak. Al tatto è gradevole, e si pulisce facilmente, senza che rimangano quei fastidiosi aloni che ti costringono a più passate per farlo venire pulito.

La forma è inusuale, un prisma con base ottagonale, che a primo impatto può sembrare ingombrante, ma non più di altri modelli con caratteristiche similari in commercio.

Le sue misure sono 24 x 24 h 48 cm, ed in realtà la maggior parte dei competitor hanno la base leggermente più stretta ma più profonda o sono più alti.

Infatti, grazie alla sua particolare forma, la campana riesce a contenere oltre un kg di grani in soli 15 cm.

Verona: “Un punto a sfavore del contenitore è il meccanismo di sgancio”

Che non è comodissimo, ma la sua trasparenza che lascia intravedere alcune componenti interne ricorda gli orologi di lusso nei quali ci sono ingranaggi a vista. Molto pulita e gradevole anche l’area illuminata dove c’è la forcella, adattabile a ogni tipo di portafiltro e dotata del sistema stand alone, che vi consente di lasciare agganciato il portafiltro mentre voi fate altro.

Un dettaglio della macchina

Ma veniamo alla parte più interessante: il controllo della dose di caffè che è sempre istantaneo

Infatti, a differenza di altri grinder che ho provato, solo pesa la dose di caffè presente nel portafiltro durante la macinatura, questo gli consente una reale costanza di grammatura con una precisione a 0,1g (diciamo che sul test effettuato su 1000 pesate random tra dose singola e dose doppia, in 4 giorni di lavoro con diverse condizioni climatiche e di flusso lavorativo, solo 187 sono risultate con una differenza di 0,2 rispetto alla dose impostata, e 38 con una differenza di 0,3).

Il fattore software in questo gioca una parte fondamentale, infatti il suo sistema di autoapprendimento registra diversi parametri e regola costantemente la dose limitando al massimo gli errori.

verona
Un uso intuitivo

Il suo utilizzo è molto intuitivo e facile: si “registrano” i portafiltri, dove in pratica in questa fase il grinder li pesa e li riconoscerà automaticamente, non dovendo preoccuparvi se utilizzate un singolo, doppio, un naked o il vostro portafiltro personalizzato su misura.

Dopo mezzo secondo che lo avrete appoggiato sulla forcella il macinino erogherà la dose richiesta, perfettamente al centro del filtro e senza polveri in dispersione.

Ovviamente ha molte funzioni quali la registrazione di più operatori, il controllo delle dosi erogate con la possibilità di “blocco” in caso di inserimento di caffè non autorizzati, piuttosto che l’indicazione ed il controllo della temperatura del caffè in fase di macinatura.

Nell’utilizzo, come in tutti i gravimetrici, ci vuole qualche giorno per abituarsi a “staccare” le mani dal portafiltro durante l’erogazione della dose, ma credetemi, si impara in fretta, e la tranquillità della ripetibilità della dose giusta avrà benefici effetti sulla vostra salute mentale e sui vostri espressi.

Verona: “Il mio modello ha macine piane con rivestimento in titanio red speed”

Ed eroga una dose da 16 grammi in 5,5 secondi, senza surriscaldare il caffè anche nei momenti di utilizzo intenso. La casa madre le garantisce con una costanza di macinatura fino a 1500 kg, non male.

E quando parlo di costanza intendo che su 10 dosi di 20g con setaccio tra 200 micron e 500 micron, c’era meno di 0,5g di fines e 5,4g sopra i 500, quindi una regolarità di macinatura del 70% .

Per altro, la loro pulizia o sostituzione è super semplice, ed è guidata direttamente dall’interfaccia del display, o dai tutorial on line del costruttore.

Infine un pregio che non avevo preso in considerazione finché non ho terminato il test: la silenziosità

Questo grinder è infatti dotato di un sistema di coibentazione specifico per attutire i rumori generati da motore e macine, e non avere più quel fastidioso acuto rumore nelle orecchie, e poter godere nel sentire limpida la richiesta del vostro cliente o collega, non ha prezzo!

Il prezzo?

Ah, già, il prezzo, ecco, questo se rapportato a tutti i pregi che ho riscontrato è coerente, come direbbe Alessandro Borghese, al conto do 8, in quanto il suo prezzo di listino è di 2970 euro, ma certo stiamo parlando di un prodotto di fascia alta, che vi aiuta molto nel lavoro e soprattutto vi elimina molte variabili legate alla macinatura, lasciando a voi il solo compito di determinare la granulometria in base alla vostra esperienza, e credetemi non è poco!

Per ulteriori informazioni o dettagli potete visitare il loro sito www.grindie.it

Un ringraziamento al mio collega @ob.edo per lo shooting fotografico.

Saluti dal vostro #coffeechef ed a presto per altri test.

Fabio Verona

CIMBALI M2

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