MILANO – Un tema essenziale anche per la preparazione di un buon caffè che però ancora si dimentica spesso e volentieri nel processo stesso, è l’acqua. Da qualche tempo tutti gli addetti al settore si sono riuniti nel sottolineare l’importanza di questo elemento e tutte le sue caratteristiche. Proprio su questo si sono concentrati due esperti, il cuoco del chicco trainer Costadoro Fabio Verona e l’aera manager Brita, Alberto Contini durante un evento facebook andato in diretta il 22 marzo e ancora disponibile a questo link.
Acqua: parliamo di sostenibilità
Una puntata da casa, come spesso in questo periodo siamo stati abituati a fare, per realizzare qualcosa di adatto alla quotidianità di tutti. E poi anche esplorare degli aspetti più tecnici sull’acqua.
Si parte dalla storia che ci ha insegnato dove dirigerci: nel 1993 del 22 marzo, viene istituita la Giornata internazionale dell’acqua, che ricopre ben il 70% della superficie terrestre. E purtroppo però solo lo 0,03% di essa è potabile: va da sé che non va sprecata. I dati per comprendere in che modo usufruiamo eccessivamente di questa risorsa per alcuni prodotti, sono disponibili sul sito waterfootprint.org.
Come ricorda Verona, anche la pianta del caffè necessita una quantità di acqua significativa dalla sua coltivazione, sino all’impiego se si viene applicato il metodo lavato.
Costadoro, Brita e i loro team si sono riuniti sul tema
Tanti argomenti toccati che fanno riflettere: per produrre una bottiglia di classica plastica, è necessario un litro d’acqua. Oggi c’è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione, ricorda Verona: i romani forse per primi hanno realizzato degli acquedotti ancora oggi funzionanti. Ma attualmente sprechiamo questa risorsa senza esserne consapevoli. Bisogna tornare alle origini e tutelarla.
Delle tecnologie oggi consentono di produrre l’acqua: si riesce ora attraverso alcuni elementi di origine naturale come l’umidità dell’aria, ottenere da una zona desertica dell’acqua.
I metodi per risparmiare e per ricavare o sfruttare al meglio questa fonte, e tanto altro di quello che è stato discusso, sulla pagina facebook Costadoro.
