VENEZIA – I bar di Piazza San Marco li avevano sempre invocati a gran voce per attirare la clientela. Così era stato grazie al Covid. Tutto era iniziato nel maggio del 2020 ed aveva diviso la città tra chi li considerava uno scempio e i commercianti, naturalmente aperturisti. Anche sulla base di un ritorno all’antico così come era già stato immortalato nel 1723 dal pennello di Canaletto.
Gli ombrelloni erano tornati alla fine del giugno 2022. Dietro le insistenze dei commercianti il governo aveva varato una norma che metteva fuori gioco la Soprintendenza ai Beni culturali. Di qui il liberi tutti a bar e ristoranti sul fronte dei plateatici. Adesso c’è l’accordo definitivo tra Comune e Soprintendenza ai beni culturali.
L’escamotage voluto inizialemente da Roma per mettere fuori gioco il temuto organismo di controllo aveva eliminato nelle norme l’espressione «di ogni parere di competenza delle Soprintendenze sia ai sensi della tutela monumentale, sia della tutela paesaggistica» che, sottolineava la stessa Soprintendenza, era sospeso «temporaneamente e in via eccezionale fino al 31 ottobre».
Adesso però superato l’anno dall’installazione degli ombrelloni il limite è stato superato e i coprisole color panna installati dai caffè storici di Piazza San Marco, non se ne andranno più.
È successo che Soprintendenza e municipio hanno trovato l’accordo per rendere definitiva una situazione d’emergenza. Apparsi nell’ambito delle norme per la pandemia, adesso resteranno anche quando il Covid-19 è stato sconfitto, diventando una presenza definitiva nel salotto del gioiello della laguna.
L’accordo Comune-Soprintenzenza prevede tuttavia una serie di norme da parte della Soprintendenza stessa che resta, decisa a far rispettare la monumentalità della Piazza. Sono indicazioni che rendono norma la situazione davanti ai caffè Chioggia, Aurora, Florian, Quadri e Lavena. Questo per per evitare che ognuno faccia come vuole.
Tuttavia non si tratta di una rivoluzione. Resterà valido per sempre il progetto redatto nel 2022 dall’architetto Giovanna Fanello per l’Associazione Piazza San Marco – con l’avallo del Comune – di tendoni di 3 metri per 3, amovibili e in color panna, proprio per rispettare i colori già esistenti nell’area tra la Basilica e la Procuratie, in uno dei luoghi più protetti al mondo, da sempre difeso dalla convergenza tra la tutela monumentale e paesaggistica.