MILANO – In meno di mezzo secolo, il trevigiano tiramisù ha giustamente una platea mondiale che oggi dedica una giornata a quello che in pochi decenni è divenuto il dolce a cucchiaio più famoso del pianeta, facile da preparare, eccellente. Nutriente come era nelle intenzioni di chi gli ha dato i natali: Ada Campeol, proprietaria del ristorante “Alle Beccherie”, nel cuore di Treviso. Coadiuvata dall’allora giovanissimo cuoco Roberto “Loli” Linguanotto.
Tiramisù, la sua festa in Veneto
Lo ricorda l’assessore al turismo del Veneto, Marino Finozzi alla vigilia della “Giornata Mondiale del Tiramisù”, per “fissare una verità storica certa”. Per richiamare come “tutte le grandi pietanze sono figlie dell’inventiva e del territorio” e per ricordare che con Tiramisù e Prosecco, la Marca Trevigiana. E anche attraverso questa il Veneto, è di fatto uno dei massimi punti di riferimento dell’enogastronomia mondiale.
La signora Ada creò il “Tiramesù”, poi italianizzato
Quando stava allattando il figlio, come »energetico«, componendo in un “unicum” perfetto ed equilibrato ingredienti sostanziosi già consumati per dare forza. Come lo “sbatudin” (l’uovo sbattuto), i savoiardi con il caffè, il mascarpone.