MILANO- Friuli e Veneto si scontrano a colpi di Tiramisù. Il dolce a base di caffè tra i più amati, è fonte di dibattito tra le due regioni. Il motivo? Capire chi ha dato luce alla ricetta originaria.
Nessuna delle due regioni è disposta a cedere il primato. Come dar loro torto? Si parla di un vanto della cucina italiana e a base di caffè, conosciuto in tutto il mondo.
Tiramisù, i suoi ingredienti: caffè, biscotti, mascarpone e…dibattiti
C’è qualcuno che nel tiramisù non vede solo una prelibatezza da gustare, ma una questione di appartenenza. Un simbolo regionale. Veneto e Friuli infatti, si contendono l’idea originaria del dessert al caffè.
Una guerra che però pare si sia conclusa, decretando un vincitore ufficiale e legale.
Friuli è il vero papà
L’abilissima giunta di centrosinistra del governatore Debora Serracchiani e dell’assessore Cristiano Shaurli è riuscita a scippare la paternità del prelibato dolce ai veneti.
E adesso il presidente leghista ha minacciato ricorso per far dichiarare la nullità del decreto ministeriale che premia il prelibato prodotto friulano.
Il Veneto non molla
Non toccate le tradizioni venete. Il governatore Luca Zaia potrebbe reagire come se un topolino comparisse di fronte a un elefante; o un drappo rosso venisse sventolato davanti a un toro.
In questo caso ad essere messa in discussione, nientedimeno che dal Ministero delle Politiche Agricole (di cui lo stesso Zaia fu a capo tra il 2008 e il 2010), è la paternità del “tiramisù”. Il dolce conosciuto e riprodotto in tutto il mondo.
È veneta, come sostengono a Venezia, o friulano, come giurano a Trieste. Dove adesso possono sventolare una Gazzetta Ufficiale appena diffusa via web?
Friulano o veneto, non importa.
Che sia nato in un posto piuttosto che in un altro, gli amanti del caffè rassicurano le due regioni contendenti. Il dolce a base di caffè è buono da mangiare, anche se non se ne conosce l’origine esatta.