MILANO – Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia, esprime pieno apprezzamento per l’attenzione mostrata dall’on. Mauro Pili, per aver presentato un’interrogazione parlamentare sulle criticità emerse in capo alle imprese della distribuzione automatica (vending) per effetto del recente provvedimento governativo (D.L. n.201/2011, art.12, c.1) sulle limitazioni al trasferimento del contante.
“L’impiego del contante, e più precisamente della moneta, rappresenta una modalità specifica per il consumo dei prodotti dai distributori automatici. Ciò comporta per le imprese del vending problematiche di trattamento, contazione e accreditamento che si sono profondamente aggravate con l’introduzione della nuova norma” afferma Lucio Pinetti, Presidente di Confida.
Le difficoltà nascono dal fatto che le banche si dichiarano indisponibili o applicano delle commissioni, a detta di Confida, spesso troppo gravose per il ritiro e l’accredito della moneta.
In precedenza per limitare l’incidenza dei costi di gestione della moneta le imprese della distribuzione automatica provvedevano per quanto loro possibile a smaltire i quantitativi di metallo attraverso i pagamenti a fornitori, a centri commerciali e altri soggetti che avevano necessità di moneta.
Oggi tutto questo non è più possibile
“Si tratta di una situazione insostenibile e per questo come Associazione auspichiamo che, anche alla luce dell’interrogazione dell’On. Pili, nelle sedi competenti vengano al più presto trovate le soluzioni più efficaci per l’accreditamento del contante in moneta senza l’applicazione di commissioni che rappresentano, ancor più nell’attuale contesto congiunturale, un aggravio di costi non più tollerabile” conclude Pinetti