domenica 22 Dicembre 2024
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Vending: “Il cibo nelle scuole? A km 0”. La proposta di 6 liceali di Vercelli

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VERCELLI – E se il cibo nelle scuole fosse a chilometro zero? Se all’interno delle mense si servissero risotti e, nelle macchinette lungo i corridoi, trovassimo snack a base di riso delle aziende vercellesi e la frutta di Borgo D’Ale? E’ la proposta – di legge- dei ragazzi di seconda del liceo Economico Sociale di Vercelli che ha catturato l’attenzione del Consiglio regionale.

Il gruppo, formato da uno studente e sei studentesse, ha vinto l’edizione 2016-2017 del progetto della Regione «Ragazzi in aula» dopo aver avuto la meglio su 17 proposte provenienti da tutto il Piemonte.

«Intanto i nostri studenti – spiega l’insegnante di diritto Luigi Pelaia – hanno avuto la soddisfazione di vincere questo interessante concorso. Ma è anche possibile che la proposta diventi una legge vera e propria. D’altra parte esiste un precedente nel 2008: la legge sulla protezione delle meridiane, deriva proprio da questo progetto scolastico».

A guidare la truppa dei sette, con una parlantina sciolta e in grado di controbattere ad ogni rimostranza del Consiglio regionale appositamente ricreato per discutere le quattro proposte di legge finaliste, la studentessa Claudia Pasquino, sedicenne come il resto dei compagni.

«All’inizio eravamo tutti emozionati. Quell’aula di Palazzo Lascaris, a Torino, mette soggezione – ha spiegato – Però, poi, quando ci è stato chiesto di entrare nel merito della nostra proposta di legge, ci abbiamo preso gusto discutendo ogni emendamento».

L’idea è tanto semplice quanto geniale: «Si tratta – si allinea Sara Barberis – di portare il concetto di cibo a chilometro zero all’interno delle scuole del Piemonte: dalle materne agli istituti superiori e, volendo, nelle università. Da una parte, si vuole contrastare il fenomeno dell’obesità in età giovanile, sempre più frequente anche a causa di alimenti di origine industriale.

D’altro canto, si vuole tendere una mano alle piccole realtà agricole con un commercio equo-solidale». E in che modo il cibo a chilometro zero entrerebbe all’interno di plessi e istituti?

«Attraverso le mense, laddove sono previste, la vendita ambulante al dettaglio durante l’intervallo e, soprattutto, specie per quanto riguarda gli istituti superiori, all’interno della distribuzione automatica, le famose macchinette», è il pensiero di Giada Beretta.

Ad ascoltare gli studenti vercellesi, l’assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Sviluppo Gianna Pentenero: «Discutere con lei è stata un’esperienza tosta e allo stesso tempo appagane – spiega Erika Volpe insieme con Pietro Odone -. E’ stato bello dar forma alle proprie idee.

Una macchinetta automatica che distribuisce cracker a base di riso o frutta delle nostre coop sarebbe, a nostro avviso, qualcosa di gustoso, sano e altamente produttivo per l’economia del nostro territorio».

Concetti che i ragazzi del prof. Pelaia hanno espresso proprio ieri anche al Salone del Libro di Torino, durante un’altra esperienza «indimenticabile – chiosa, dulcis in fundo Miriam Tariki.

E’ stato tutto molto stimolante passare dai concetti astratti alla vita politica vera. Fa venire voglia di cambiare il mondo attraverso la politica. Magari sarà quello il nostro futuro».

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