domenica 22 Dicembre 2024
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Vending, Argenta: i primi nomi dei potenziali acquirenti

Tre gruppi internazionali sarebbero interessati all'acquisto del colosso del vending

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MILANO – Sono attese a fine ottobre le offerte non vincolanti per Argenta, il gruppo specializzato nella gestione di distributori automatici di snack e bevande calde e fredde controllato da Motion Equity Partners e finanziato da Mediobanca, Unicredit e Kkr, con quest’ultima che ne possiede anche una piccola quota del capitale.

Lo scrive MF Milano Finanza, precisando che gli advisor Mediobanca e Unicredit, nominati lo scorso giugno hanno fatto circolare un teaser a fine agosto tra i soli potenziali acquirenti industriali, per poi eventualmente invitare all’asta anche i fondi di private equity.

Tra gli addetti ai lavori del settore vending si fanno in particolar tre nomi di industriali che starebbero guardando con attenzione al dossier. Il primo nome è quello della tedesca Dallmayr, un gruppo con alle spalle più di 300 anni di storia, tuttora controllato dalla famiglia fondatrice e attivo non solo nel settore del vending, ma soprattutto in quello della produzione di caffè e tè, tutti prodotti proposti al Dallmayr Delicatessen di Monaco, storico negozio-caffetteria-ristorante.

Un secondo potenziale acquirente sarebbe Eden Springs, un gruppo inglese attivo sia nel settore del vending e delle macchine da caffè, sia in quello dei distributori di acqua per uffici.

Il terzo potenziale acquirente sarebbe invece il gruppo giapponese DyDo Drinco, quotato a Tokyo, con una capitalizzazione di circa 92 miliardi di yen (circa 812 milioni di euro).

I dati relativi al bilancio di fine esercizio 2015

Argenta ha chiuso il primo bilancio consolidato con la nuova data di fine esercizio al 30 settembre 2015 con 148,3 milioni di ricavi (dato quindi relativo a 9 mesi, che si confronta con i 191,4 milioni dei 12 mesi del 2014), un ebitda di 34,6 milioni (da 43,6 milioni) e un utile netto di 1 milione (da una perdita di 2,5 milioni del 2014) e di una posizione finanziaria netta negativa di 211,1 milioni (da 211,3 milioni).

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