BERGAMO – Da 25 esuberi a un periodo di cassa integrazione straordinaria, con la possibilità di uscite incentivate e volontarie: così si conclude, con la soddisfazione della Fiom-Cgil, la vicenda degli esuberi tra gli impiegati della Bianchi Vending di Zingonia, dove il 1° febbraio scorso era stato annunciato l’avvio di una procedura di mobilità per 25 persone.
Bianchi Vending: l’accordo
Ieri nella sede di Arifl, l’Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro di via Taramelli a Milano, è stato firmato e ratificato l’accordo per una Cassa integrazione per crisi della durata di 12 mesi che interesserà i 25 lavoratori.
Nell’intesa resta aperta anche la possibilità di mobilità volontaria per un anno e fino a 18 posizioni. Alla firma erano presenti rappresentanti di Fiom Cgil, Fim Cisl, le Rsu, Confindustria e un consulente delegato dall’azienda.
Il pensiero di Claudio Ravasio della Fiom Cgil
“Avevamo firmato un’ipotesi di accordo già giovedì 29 marzo, un testo che poi è stato sottoposto ieri mattina al giudizio dell’assemblea dei lavoratori, che ha dato mandato a firmare” spiega Claudio Ravasio della Fiom Cgil di Bergamo.
“Esprimiamo soddisfazione, visto che da 25 licenziamenti siamo riusciti a costruire una gestione degli esuberi che si articolerà con una Cassa straordinaria ed eventuali uscite volontarie”.
Reparti coinvolti di Bianchi Vending
Dopo l’annuncio dell’avvio della procedura di mobilità per i 25 impiegati alla Bianchi Vending era stato proclamato uno sciopero, tenutosi il 16 febbraio.
Le mobilità annunciate il 1° febbraio riguardavano i lavoratori di ufficio amministrazione e controllo, ufficio IT, settore marketing, ufficio commerciale, ricerca e nello sviluppo, Direzione Operation, Risorse Umane, ufficio acquisti ed, infine, logistica e magazzini.