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Lavazza, in India, secondo The Economic Times potrebbe vendere la catena di caffetterie Barista per concentrarsi completamente sulla distribuzione automatica

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MILANO – Lavazza è alla ricerca di un partner strategico per la catena di caffetterie Barista e potrebbe addirittura decidere la vendita dell’asset qualora emergesse un’offerta adeguata.

Lo afferma il quotidiano indiano The Economic Times riportando indiscrezioni raccolte da una persona “con diretta conoscenza della situazione”.

Acquistata nel 2007

Fondata nel 2000, Barista, dopo alcuni cambi di proprietà, è stata acquisita nel 2007 dall’azienda torinese. Assieme alla consociata Fresh & Honest (vending),. Per un prezzo superiore ai 100 milioni di euro.

Già lo scorso luglio, l’Economic Times aveva ipotizzato la vendita di Barista o il suo affidamento in franchising a un soggetto terzo. Il quotidiano aveva riferito allora della chiusura di alcune location di prestigio. Da Mumbai a Bangalore. E citato le voci di alcuni concorrenti. Che ipotizzavano un ridimensionamento degli investimenti della catena.

“Rivedremo i piani di espansione”

Lo stesso cco di Lavazza Group Giampaolo Arpe aveva ammesso una revisione dei piani di espansione del gruppo su scala globale; nel senso di una maggiore selettività. Ma aveva anche riaffermato la fiducia nel format. E l’intenzione di Lavazza di proseguire il percorso di sviluppo in India.

Tornando ai rumour di questi giorni, il quotidiano parla di consultazioni avviate con alcuni potenziali partner. Cita inoltre (senza indicarne il nome) il top manager di una catena concorrente. Che afferma di avere condotto una trattativa per l’acquisto di Barista non andata a buon fine. Per la distanza eccessiva tra il prezzo offerto (25 milioni di dollari) e quello richiesto (75 milioni).

Un portavoce di Lavazza interpellato da Economic Times ha ribadito l’importanza dell’India nelle strategie di crescita complessiva dell’azienda. Confermando che essa rimane aperta a possibili “partnership strategiche”. Come ad accordi per “la gestione comune della catena di caffetterie Barista Lavazza”.

Ha smentito tuttavia il conferimento di mandati ufficiali. E l’esistenza di trattative per la vendita.

Ma Economic Times cita, a sua volta, indiscrezioni filtrate dall’ambiente. Secondo le quali Lavazza avrebbe già dato incarico a una società di investimenti. Di agire sul mercato alla ricerca di un partner o di un eventuale compratore.

Secondo il quotidiano, Lavazza avrebbe l’intenzione di puntare maggiormente sul vending dove opera già con i marchi Lavazza e Fresh & Honest.

Il settore indiano delle caffetterie a marchio ha conosciuto un’espansione straordinaria negli ultimi 5 anni passando dalle 700 unità del 2007 alle quasi 2mila attuali.

Come riferito nel numero di ieri di Comunicaffè International, il trend è destinato a proseguire negli anni a venire con la previsione di un ulteriore raddoppio del numero di esercizi di qui al 2015.

Il mercato ha visto di recente l’entrata in campo di Starbucks e Dunkin’ Donuts, entrambi con progetti di molto ambiziosi.

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