MILANO – Prima l’invito. Adesso, dopo sette mesi, il divieto. Il segretario comunale di Varese ha stabilito che i dipendenti dell’amministrazione non potranno più fare la pausa caffè fuori dall’ufficio, limitandosi a bere bibite o caffè, appunto, soltanto alle macchinette interne all’edificio. I dirigenti dei vari settori avranno il compito di far rispettare agli impiegati la nuova norma, introdotta per una “questione di decoro” e ridurre le perdite di tempo.
Tutti in coda al distributore automatico, dunque e stop alle migrazioni fuori dal palazzo e relativi incontri con i cittadini: “Non è decoroso che gli impiegati vengano visti dai cittadini mentre passeggiano per la strada” spiega il segretario comunale Filippo Ciminelli. “La maggior parte dei dipendenti si comporta correttamente – ha continuato – ma a volte qualcuno ne approfitta e tutti sono penalizzati”.
Non è la prima volta che il segretario comunale interviene sul tema della pausa caffè: nell’ottobre del 2011 aveva già emesso una circolare che invitava i dipendenti a consumare il caffè nel bar interno, evitando di uscire dal palazzo municipale. Lo stesso divieto varato a Varese è entrato in vigore anche a Brugherio, comune alle porte di Milano.
Il municipio ha informato i dipendenti con questa circolare: “Nel Comune di Brugherio è vietato andare al bar in pausa pranzo. I dipendenti comunali del paese brianzolo, infatti, saranno tenuti a utilizzare “le attrezzature e gli spazi all’interno delle sedi comunali”. I mugugni sono stati parecchi; non soltanto da parte dei lavoratori, quasi “costretti” dentro il municipio tutta la giornata, ma anche da parte degli esercenti della zona, che vedranno calare “di molto” il proprio indotto.“