MILANO – Volano in consumi cinesi di caffè, che saliranno quest’anno a 6,3 milioni di sacchi facendo del paese del dragone il sesto consumatore mondiale: così il report semestrale sui mercati e il commercio del caffè del Dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda), che riporta le stime ufficiali del dicastero di Washington. Secondo il report, i consumi della Cina sono cresciuti, negli ultimi 10 anni, di quasi il 150% passando da poco più di 2 milioni di sacchi all’inizio del decennio trascorso agli oltre 6 milioni previsti quest’anno.
Ma la Cina è anche il 13° paese produttore mondiale, con un raccolto stimato, sempre per il 2024/25, in 1,8 milioni di sacchi. Il tè rimane la bevanda nazionale cinese, ma il caffè riscuote sempre più consensi, soprattutto tra i giovani del ceto medio e alto delle grandi città, grazie anche al boom delle caffetterie.
Le grandi catene nazionali e internazionali hanno conosciuto un’enorme espansione dapprima nelle metropoli di prima fascia.
A cominciare da Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen. E successivamente anche in altre città Tier 1, quali Chengdu, Hangzhou, Suzhou e Chongqing.
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