MILANO – Il 2013/14 si preannuncia per il Vietnam un’annata straordinaria, sia in termini produttivi che per l’export. Così, in apertura, il Gain Report redatto dal servizio informativo estero di Usda (Fas), diffuso la scorsa settimana. Il minagricoltura Usa rivede significativamente verso l’alto le previsioni formulate nel precedente report, diffuso 6 mesi fa, sia per quanto riguarda il nuovo raccolto che per la campagna 2012/13.
E smentisce così le ipotesi pessimistiche (-15% sull’annata precedente) accreditate in questi ultimi mesi dall’Associazione dei produttori di caffè e di cacao del Vietnam (Vicofa).
È bene ricordare che i Gain Report sono semplici documenti informativi ufficiosi.
Ma le loro cifre costituiscono comunque la base per l’elaborazione delle statistiche ufficiali contenute nelle circolari semestrali del ministero americano sui mercati mondiali e il commercio.
La pubblicazione della seconda circolare 2013 relativa al caffè è imminente: avverrà infatti venerdì prossimo alle 21 ora italiana.
La stima
La produzione 2013/14 (raccolto attualmente in corso) raggiungerà il volume senza precedenti di 29 milioni di sacchi, in netta crescita (+9,4% circa) rispetto ai 26,5 milioni costituenti la nuova stima per il 2012/13.
Cifre sensibilmente superiori a quelle ufficiali contenute nella circolare semestrale di giugno, che aveva stimato il raccolto 2012/13 in 24,95 milioni di sacchi e previsto un raccolto 2013/14 da 24,8 milioni di sacchi.
Da record anche il dato sull’export, che raggiungerà i 25 milioni di sacchi.
Secondo le statistiche Ico, il raccolto 2012/13 del Vietnam è stato pari a 22 milioni di sacchi, marginalmente in calo sull’annata precedente.
L’organizzazione londinese non ha ancora formulato alcuna ipotesi per il 2013/14.
La produzione vietnamita è stata in forte crescita nelle ultime 3 annate, scrive il report (vedi grafico sottostante; cliccare sui grafici per ingrandirli).
Cinque i fattori principali che hanno contribuito al raggiungimento di tali livelli produttivi senza precedenti.
1) L’espansione delle aree coltivate
Nonostante il dichiarato impegno del Ministero dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (Mard) a mantenere le superfici coltivate a caffè entro il mezzo milione di ettari, l’estensione totale delle piantagioni è cresciuta di un ulteriore 3% raggiungendo i 633.295 ettari.
L’espansione è proseguita nelle province di Dak Lak, Lam Dong e Dak Nong, dove si concentrano circa i tre quarti (76%) delle piantagioni di caffè del Vietnam.
Le superfici coltivate a caffè arabica coprono 42 mila ettari (circa il 6,6% del totale), per una produzione che raggiungerà il livello, anche questo senza precedenti, di 1,167 milioni di sacchi.
2) Le condizioni climatiche favorevoli
Le preoccupazioni per la siccità occorsa nel primo trimestre 2013 sono state fugate dall’arrivo anticipato della stagione umida a fine marzo e dai livelli normali delle precipitazioni ad aprile e maggio, il periodo critico per lo sviluppo del raccolto.
Secondo i trader locali, le favorevoli condizioni climatiche hanno più che compensato i cali di produttività dovuti all’età delle piante (secondo il Mard, almeno 200 mila ettari di piantagioni andranno rinnovati di qui al 2020) e ai danni che la siccità ha arrecato in alcune aree limitate.
Varie indagini e testimonianze indicano che gli arbusti hanno sviluppato mediamente un numero superiore di rami produttivi, con una quantità maggiore di ciliegie per ramo rispetto agli anni precedenti, da cui l’aspettativa di più elevate rese unitarie per ettaro, che motiva la stima ottimistica di Usda.
3) I prezzi
I prezzi al produttore e i prezzi all’export si sono mantenuti su livelli relativamente stabili e remunerativi (perlomeno sino a ottobre) favorendo gli investimenti in input, irrigazione, rinnovo degli arbusti ed espansione delle superfici coltivate.
4) Le pratiche agricole
Migliorano competenze e know-how dei produttori, che sono in grado di meglio dosare le tecniche di coltivazione, gli interventi di irrigazione, l’applicazione dei fertilizzanti ottenendo così una migliore gestione agronomica delle piantagioni.
5) Le varietà utilizzate
L’utilizzo di nuove varietà migliorate ad alto rendimento ed elevata resistenza alle avversità agricole sta dando buoni risultati in termini di produttività.
Export
Nei primi 4 mesi dell’annata caffearia 2012/13 (ottobre-gennaio), le esportazioni dal Vietnam sono avvenute a ritmo sostenutissimo.
Ma partire da febbraio si è registrato un vistoso rallentamento, dovuto al calo dei prezzi sui mercati internazionali.
A frenare gli imbarchi hanno contribuito anche le nuove norme per il rimborso dell’iva sulle esportazioni, che impongono controlli preventivi dai quali sono esentate le sole imprese di stato.
Verso la fine dell’annata caffearia, la reperibilità di prodotto sul mercato è ulteriormente scesa, poiché produttori, primi trasformatori e commercianti e hanno preferito sospendere le vendite in attesa una ripresa dei prezzi.
Risultato?
L’export di caffè verde a fine 2012/13 è stimato da Usda/Fas in 23,567 milioni, in calo del 1,6% circa sull’annata precedente.
L’export di caffè in tutte le forme risulta pari (nuova stima) a 24,177 milioni di sacchi, contro i quasi 24,5 del 2011/12 (-1,3% circa).
Le esportazioni di caffè trasformato (quasi esclusivamente solubile) sono quantificate in 610 mila sacchi.
Le scorte di riporto sono stimate attorno al 7-8% del raccolto 2012/13, ossia circa 2 milioni di sacchi: quasi il doppio rispetto all’annata precedente.
Secondo l’Ufficio generale di statistica e la Direzione delle dogane di Hanoi, l’export di caffè in tutte le forme è stato pari invece a 1,426 milioni di tonn o 23,77 milioni di sacchi, per un totale di 3,041 miliardi di dollari.
Stando a queste ultime fonti, la flessione delle esportazioni sull’annata precedente sarebbe stata ben maggiore: ossia dell’11% circa, sia a volume che a valore.
Nel corso del 2012/13, il Vietnam ha esportato caffè in una settantina di paesi di tutto il mondo. Gli Usa tornano a essere il principale mercato, con un totale di 228.711 tonn (3.811.850 sacchi), davanti a Germania (221.000 tonn), Spagna (132.000 tonn) e Italia.
Il nostro paese ha importato dal Vietnam 111.000 tonn di caffè (1,85 milioni di sacchi), con un lievissimo calo sull’annata precedente.
In virtù del raccolto record atteso per il 2013/14, il report ha corretto al rialzo anche le previsioni sull’export per l’annata in corso, stimato ora in 25 milioni di sacchi (di cui 645 mila di caffè trasformato), pari a un incremento del 7%.
Secondo il Mard (fonte: Wall Street Journal del 20/11), l’export di quest’anno sarà invece di 23,5 milioni di sacchi, più o meno in linea con quello dell’annata trascorsa.
Prezzi
Il prezzo medio all’export (fob Ho Chi Minh City) nel 2012/13 è stato pari a 1.919 dollari per tonn, inferiore del 3% a quello del 2011/12 e del 10% a quello del 2010/11.
L’aspettativa di un abbondantissimo raccolto 2013/14 ha determinato consistenti ribassi a partire da ottobre (1.529 dollari/tonn il 31 ottobre).
A dispetto dei danni e dei ritardi causati dal tifone Haiyan e dalla tempesta tropicale Podul, la discesa dei prezzi è proseguita anche a novembre, sino ai minimi degli ultimi tre anni e mezzo, secondo dati Reuters.
Inizio dicembre ha visto una parziale ripresa, che ha riavvicinato i prezzi fob ai livelli di fine settembre.
Per stabilizzare i prezzi, Vicofa ha chiesto allo stato di finanziare per 6 mesi – attraverso la concessione di credito a tassi agevolati – la costituzione di uno stock di 300 mila tonn (5 milioni di sacchi) di caffè.
La proposta è stata fatta propria dal Mard, che l’ha portata in parlamento e indirizzata al governo. A tutt’oggi, l’esecutivo non si è ancora pronunciato.
Sempre sul fronte politico va segnalata la costituzione, decisa la scorsa estate, di un Consiglio di coordinamento del settore caffeario, composto paritariamente da rappresentanti del settore pubblico e privato, che avrà funzioni consultive e di coordinamento.
Consumi
Il report conferma la stima dei consumi interni di 1,83 milioni di sacchi per il 2012/13 e 2 milioni di sacchi per il 2013/14.
Grazie al vigoroso traino del settore dei pubblici esercizi e al successo dei coffee shop all’americana – con la presenza di un numero sempre maggiore di competitor nazionali e stranieri (Starbucks, Trung Nguyen, Highlands, Vinacafe, Gloria Jeans, The Coffee Bean, Dunkin’ Donuts) – la domanda interna appare destinata a crescere ancora nei prossimi anni.