MILANO – Produzione ed export mondiale in flessione, consumi in ulteriore crescita a nuovi livelli record e scorte finali in regresso: è il quadro descritto dal report semestrale di Usda sul mercato del caffè contente le stime ufficiali degli specialisti del dipartimento Usa dell’Agricoltura. Il dicastero di Washington prevede, per il 2019/20, un calo della produzione mondiale di 5,3 milioni di sacchi, a 169,3 milioni imputabile principalmente al ciclo negativo degli arabica in Brasile.
Le esportazioni diminuiranno a loro volta di 4,7 milioni di sacchi, a 115,4 milioni, soprattutto a causa dei minori imbarchi di Brasile e Honduras. I consumi mondiali saliranno invece a 166,4 milioni, in crescita di quasi l’1%.
Anche se Usda ha ridimensionato le sue aspettative rispetto alla stima contenuta nel report di giugno, che prevedeva i consumi mondiali nel 2019/20 a 167,919 milioni.
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In Brasile, il raccolto di arabica subirà una flessione pari a 8,3 milioni di sacchi a 39,9 milioni, dovuta alla ciclicità negativa. La fioriture multiple e la conseguente maturazione non uniforme dei frutti sugli arbusti hanno inciso negativamente sugli standard qualitativi e sul crivello medio dei chicchi.
A compensare parzialmente la caduta della produzione di arabica, il raccolto record di robusta, in totale di 18,1 milioni di sacchi. L’export subirà una drastica battuta d’arresto (5,4 milioni in meno) scendendo a 32 milioni di sacchi
Usda prevede che il raccolto attualmente in corso in Vietnam sarà da record e raggiungerà i 32,2 milioni di sacchi, con un incremento di 1,8 milioni rispetto al 2018/19.
Nelle principali aree di produzione, la stagione delle piogge è arrivata in lieve ritardo portando comunque volumi delle precipitazioni adeguatI.
Laddove necessario si è compensato con l’irrigazione. L’export crescerà di 800 mila sacchi a 25,5 milioni.
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