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Usda prevede un forte calo della produzione mondiale di arabica

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MILANO – I minori raccolti di arabica fanno crollare la produzione mondiale, nonostante la ripresa registrata sul fronte dei robusta. La circolare semestrale del dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda) conferma una forte battuta d’arresto produttiva nell’annata 2021/22 imputabile – in primo luogo, ma non soltanto – al Brasile. Per quanto riguarda quest’ultimo paese, le stime sul raccolto dell’anno scorso (contabilizzato nell’annata 2021/22), pur rimanendo negative, sono peraltro riviste al rialzo di 1,8 milioni di sacchi rispetto alla circolare di dicembre.

A motivare la correzione, un livello di produttività degli arabica rivelatosi migliore di quanto inizialmente previsto, pur restando inferiore alle medie storiche degli ultimi anni.

Forti correzioni al ribasso invece per Colombia (-800 mila sacchi, causa il clima eccessivamente umido), Honduras (-1,4 milioni, per la maggiore incidenza della ruggine) e Costa d’Avorio (-670 mila sacchi, per i minori rendimenti).

Ma andiamo con ordine. La produzione mondiale 2021/22 è stimata da Usda in calo di oltre 9,2 milioni di sacchi (-5,2%), a 167,134 milioni.

La flessione va attribuita per intero, come già detto, al minor raccolto di mondiale di arabica, pari a 89,149 milioni di sacchi, a fronte dei 101,777 milioni del 2020/21 (-12,4%).

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