MILANO — Calerà la produzione del Vietnam, che si manterrà comunque su livelli elevati: il nuovo report del servizio informativo estero di Usda prevede che il raccolto 2022/23 – attualmente in corso – sarà di 30,22 milioni di sacchi, di cui 29,2 di robusta e poco più di 1 milione di arabica.
Il dato è inferiore di 680mila sacchi rispetto a quello ipotizzato nella circolare semestrale di giugno. Sostanzialmente invariata invece la stima sul raccolto 2021/22, pari a 31,58 milioni di sacchi, di cui 30,48 di robusta e 1,1 di arabica.
L’andamento climatico è stato favorevole per buona parte dell’anno, con precipitazioni superiori alla media da gennaio a giugno, che hanno favorito la fioritura a la maturazione dei frutti, sia nelle aree dei robusta che in quelle degli arabica.
Le operazioni di raccolta – iniziate in alcune zone (Gia Lai, Kon Tum e Dak Nong) in anticipo di 1-2 settimane – potrebbero risentire del prolungarsi della stagione delle piogge dovuto al fenomeno La Niña.
Precipitazioni e forte umidità rischiano di influire negativamente sulla raccolta, la lavorazione e, in ultima istanza, la qualità del caffè.
Le testimonianze dei trader locali riferiscono inoltre di rese inferiori a quelle dell’anno scorso e di chicchi di minore crivello, imputando questa evoluzione negativa al ridotto utilizzo dei fertilizzanti, il cui prezzo è lievitato quest’anno a causa della guerra in Ucraina.
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