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lunedì 04 Novembre 2024
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USDA – Previsioni ottimistiche per il 2013/14. Il raccolto sarà inferiore di poco (-1,8%) a quello record del 2012/13

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MILANO – Usda smentisce l’Ico. La circolare semestrale  sui mercati mondiali e il commercio del caffè – contenente le stime ufficiali del minagricoltura americano – giunge a conclusioni sostanzialmente opposte rispetto a quelle contenute nel più recente rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Caffè.

Pur non fornendo ancora alcuna previsione produttiva precisa, l’Ico report di novembre prevede infatti, per il 2013/14, un consistente calo delle scorte, per effetto del minor raccolto brasiliano e centro americano, nonché dei consumi in ulteriore crescita.

Usda, cifre alla mano, ritiene invece che il livello delle scorte mondiali crescerà, raggiungendo i livelli massimi dalla fine dello scorso decennio.

La produzione mondiale, per quanto in calo, coprirà ampiamente i consumi.

La stima

Gli sviluppi degli ultimi mesi hanno indotto Usda a un maggiore ottimismo.

Ciò ha fatto sì che le previsioni sulla produzione mondiale 2013/14 siano state riviste al rialzo del 2,8% circa rispetto alla circolare di giugno.

Il raccolto mondiale di caffè è ora stimato in 150,465 milioni di sacchi: appena 2,8 milioni di sacchi in meno (-1,83%) rispetto all’annata record 2012/13.

I consumi mondiali 2013/14 sono stimati in 144,423 milioni di sacchi (+1,5%).

La produzione del Brasile segna un calo di 3 milioni di sacchi e si attesta a 53,1 milioni, a fronte di un massimo storico di 56,1 milioni registrato nel 2012/13.

La variazione negativa sull’anno precedente va imputata alla nota ciclicità biennale degli arabica, che si è peraltro attenuata negli ultimi anni.

La stima risulta inferiore di circa 600 mila sacchi rispetto a quella formulata nel report di giugno e riflette l’andamento, peggiore del previsto, del raccolto di conillon, per la prima volta in declino (-7,3%) dopo tre anni consecutivi di crescita.

A incidere negativamente sulla produzione brasiliana di robusta è stato il clima poco clemente nell’Espírito Santo (il massimo produttore brasiliano di robusta, ndr.), con precipitazioni irregolari e temperature al di sotto delle medie.

L’export di caffè verde del Brasile risalirà parzialmente a 27,5 milioni di sacchi.

Brasile grafico

In Vietnam, la produzione raggiungerà il livello, senza precedenti, di 28,5 milioni di sacchi: ben 2 milioni in più (+7,5%) rispetto al 2012/13.

Il dato è stato corretto al rialzo di 3,7 milioni di sacchi rispetto a quanto indicato nel giugno scorso.

Dopo due mesi abbondanti di siccità, la stagione delle piogge è iniziata regolarmente a fine marzo. Le condizioni meteo sono state buone anche nei mesi successivi favorendo la fioritura e la maturazione.

Da notare che il dato della stima ufficiale Usda è leggermente inferiore a quello del Gain Report pubblicato a inizio mese (29 milioni di sacchi), ma grosso modo in linea con le cifre emerse da un sondaggio Bloomberg, condotto poche settimane fa presso 8 importanti player del commercio.

L’Associazione vietnamita del caffè e del cacao (Vicofa) ritiene invece che il raccolto 2013/14 segnerà un ulteriore calo del 15% sull’annata precedente.

Tornando alla cifre di Usda, il dicastero di Washington prevede un incremento di 900 mila sacchi dell’export, che risalirà a 24,5 milioni, e un consistente reintegro delle scorte finali, che raggiungeranno i 3,8 milioni di sacchi: quasi il doppio rispetto all’annata precedente.

In crescita anche i consumi interni, che beneficiano del diffondersi di una più sofisticata cultura del caffè.

Vietnam grafico

Per l’America centrale e il Messico, Usda delinea uno scenario meno pessimistico rispetto a quello accreditato dall’Ico e sostenuto anche da vari analisti indipendenti.

Secondo la circolare, il calo produttivo dovuto all’epidemia di ruggine del caffè sarà pari a 1,4 milioni di sacchi, per una produzione complessiva che scenderà a 16,9 milioni.

La Roya riscuoterà il tributo maggiore nel Salvador (-20%), nonché in Messico (-16%), Costa Rica (-15%), Nicaragua (-12%) e Guatemala (-8%).

La produzione di Panama resterà invariata, mentre l’Honduras, grazie all’entrata in produzione di nuovi arbusti, vedrà passare la sua produzione dai 4,6 milioni del 2012/13 a 5 milioni.

L’export dell’intera regione subirà un calo di 900 mila sacchi scendendo a 14,4 milioni.

Note positive giungono invece dalla Colombia, dove il raccolto è in forte ripresa, tanto che Usda (come vedremo più avanti) ha rivisto al rialzo anche la stima per il 2012/13.

Per quanto riguarda il 2013/14, il raccolto tornerà, dopo anni, in doppia cifra, raggiungendo i 10 milioni di sacchi.

L’export di caffè verde crescerà di 900 mila sacchi raggiungendo i 9 milioni.

Gli effetti negativi della siccità di inizio stagione e delle piogge eccessive nel periodo di sviluppo dei frutti determineranno un calo produttivo di un milione di sacchi in Indonesia.

Usda prevede un raccolto 2013/14 da 9,5 milioni di sacchi. L’export scenderà a 6 milioni di sacchi (-900 mila sacchi).

Stabile la produzione dell’Etiopia, che rimarrà grosso modo in linea con quella dell’anno precedente, a 6,35 milioni di sacchi.

Il raccolto dell’India subirà infine un calo marginale (circa 200 mila sacchi in meno) dovuto alla minor produzione di robusta nel Karnataka (il massimo stato produttore, dal quale proviene il 70% circa della produzione indiana, ndr.) attestandosi a 5,125 milioni di sacchi (nella tabella sottostante, il riepilogo dei dati della stima).

 Stima Usda produzione 2013_14_dicembre 2013

Export

L’export mondiale di caffè in tutte le forme raggiungerà quota 116,739 milioni di sacchi (di cui 102,769 di caffè verde), in lieve crescita (+0,5%) sull’anno precedente.

Gli imbarchi del Brasile aumenteranno marginalmente (+1,2%) e supereranno di poco i 31 milioni di sacchi.

L’export del Vietnam si incrementerà ulteriormente (+3,7%), per un totale di 25,1 milioni di sacchi.

Alla flessione delle esportazioni dell’Indonesia (-12,3%) farà riscontro la consistente ripresa della Colombia (+10,4%).

 Usda stima export mondiale dicembre 2014

Import

L’Unione Europea si conferma il massimo importatore mondiale, con quasi la metà del totale globale. I principali fornitori Ue sono Brasile (28%), Vietnam (25%) e Honduras (7%). L’import è destinato a crescere di circa 600 mila sacchi nel 2013/14, raggiungendo i 45,5 milioni di sacchi.

Le importazioni Usa raggiungeranno i 23,5 milioni, in lieve incremento (+200 mila sacchi) sull’anno precedente. Gli Stati Uniti comprano caffè verde principalmente da Brasile (25%), Vietnam (18%) e Colombia (13%).

Scorte

Alla luce dei dati sopra indicati, Usda ha rivisto al rialzo (+3,5 milioni di sacchi) le stime sulle scorte finali di caffè verde 2013/14 portandole a 36,33 milioni di sacchi, in ulteriore crescita (+7,5%) sull’annata precedente.

Gli stock aumenteranno soprattutto in Brasile (circa 900 mila sacchi in più) e, come già detto, in Vietnam, dove il volume delle scorte risulterà pressoché raddoppiato rispetto ai livelli di fine 2012/13.

Le scorte dell’Ue e degli Usa cresceranno di poche centinaia di migliaia di sacchi raggiungendo, rispettivamente, quota 11,5 e 5,6 milioni di sacchi.

 Usda_Stock mondiali

Produzione 2012/13

Usda ha infine rivisto al rialzo la stima per la produzione mondiale 2012/13 di 2,6 milioni di sacchi elevandola a un totale di 153,3 milioni.

La correzione è motivata dai risultati migliori del previsto registrati in Vietnam e dall’inaspettato (almeno nelle proporzioni) incremento degli imbarchi dalla Colombia nella seconda metà dell’anno.

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