domenica 22 Dicembre 2024
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Usa e Canada, partnership d’autore durante l’edizione 2017 di HostMilano

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MILANO – Il Nord America è uno dei mercati più interessanti per i prodotti italiani, e non è un caso se delle tre aree target dell’edizione 2017 due fossero proprio USA e Canada.

L’International Hospitality Exhibition ha attivato una serie di partnership con primarie associazioni di categoria nordamericane con il fine di accrescere la conoscenza e la penetrazione della fiera, e portare visitatori di alto profilo a Milano per conoscerla e apprezzarla.

Obiettivo raggiunto, come ci hanno confermato gli esponenti di due delle associazioni coinvolte.

Un must sulla scena internazionale

“HostMilano è un must sulla scena internazionale, è un evento incredibile per grandezza, layout, ed espositori – dice Shanna Munro, presidente di Restaurants Canada -. È un’opportunità per esplorare, imparare, vedere l’innovazione al meglio, incontrare ed entrare in contatto con gli espositori. Gli operatori vengono perché desiderano migliorare gli affari, crescere e rendere più proficua la propria impresa”.

Quali sono le cose che l’hanno colpita di più? “Prima di tutto l’impegno degli espositori a dimostrare realmente il valore che apportano le loro soluzioni al mercato. Certo, apparteniamo all’industria dell’ospitalità e tutti sono molto ospitali, il che è fantastico. Ma i prodotti che abbiamo visto sono soprattutto un’opportunità per far crescere e migliorare la propria impresa. Qui trovi davvero tutto ciò che serve alla nostra attività”.

Ha trovato quello che cercava? “Non cercavo niente in particolare, ma volevo vedere tante cose diverse e scoprire come si muovono l’Italia e il resto del mondo rispetto al Canada, capire come possiamo imparare uno dall’altro e come possiamo condividere progetti e idee. O come possiamo portare prodotti italiani nel mercato canadese. E credo che questo abbia un grande valore per l’industria”.

Prima volta a Milano

Abbiamo chiesto anche a Joseph G. Cephas, Vicepresidente di ASID, American Society of Interior Designers, come è stata la sua “prima volta” a HostMilano.

“Ancora meglio di quanto mi aspettassi, ed era già tanto. Ho trovato marchi di qualità che aiuteranno i membri dell’associazione in una serie di progetti”.

Quali sono le cose più interessante che ha visto? “L’originalità degli allestimenti e degli stand era incredibile. Le aziende hanno fatto un lavoro fantastico nel trasformare il loro spazio per mostrare i prodotti come fossero in un ambiente reale. È una cosa difficile da fare in una fiera.”

Quali tendenze ha rilevato? “Continua ad impressionarmi la tendenza all’ibridazione tra i settori. Gli steccati tra residenziale, ospitalità e retail e commerciale tendono a sparire, e questo rende ogni pezzo più versatile: gli arredi esposti riflettevano questa mutazione. Molti degli spazi dedicati a ospitalità e retail davano una sensazione di intimità, come in una casa”.

“Ero a HostMilano con otto membri di Asid, che hanno trovato soluzioni creative a molti dei loro progetti in corso. La qualità dei prodotti esposti era alta e pensano di contattare le aziende per progetti futuri”.

Come si dice, tutto è bene quel che finisce (o meglio, inizia) bene.

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