MILANO – Unione Italiana Food e il Comitato italiano del caffè, che rappresenta oltre 65 aziende del settore pari al 70% del mercato nazionale, esprimono la propria soddisfazione per la recente iniziativa delle banche del Gruppo Mediocredito Centrale (MCC, BdM Banca e Cassa di Risparmio di Orvieto), che hanno stanziato un plafond di 50 milioni di euro a supporto delle imprese del comparto della torrefazione per far fronte alle difficoltà dovute all’incremento continuo dei costi di produzione che ricadono sull’intera filiera.
Ad accendere per primo i riflettori su questa complessa situazione è stato l’onorevole Mirco Carloni, presidente della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, che con un’interrogazione parlamentare dello scorso febbraio ha sottolineato la necessità di un intervento concreto a sostegno degli oltre 800 torrefattori italiani che, con il loro patrimonio di artigianalità, tradizione e innovazione, rappresentano uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy nel mondo.
Si tratta di accendere un‘importante richiesta di sostegno per la filiera del caffè, un settore strategico per il Made in Italy che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare difficoltà significative legate all’impennata senza precedenti dei costi delle materie prime e di produzione.
I motivi di tali aumenti sono legati a numerosi fattori esterni, come le condizioni climatiche sfavorevoli nei Paesi produttori che hanno influenzato la quantità e la qualità dei raccolti, le normative europee sempre più stringenti in materia di anti- deforestazione e due diligence, i rincari dei trasporti marittimi e l’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti e dei materiali d’imballaggio. Uno scenario complesso aggravato dalla speculazione finanziaria, che sta ulteriormente mettendo sotto pressione l’industria globale del caffè.
L’iniziativa di Gruppo Mediocredito Centrale rappresenta dunque un segnale positivo in un momento di generale incertezza, oltre che un valido sostegno finanziario per le aziende per tutelare la qualità dei prodotti italiani e i posti di lavoro di un settore che rappresenta una voce importante dell’industria agroalimentare nazionale.
Nel primo semestre 2024, il caffè torrefatto è stato il quarto prodotto più esportato, con un giro d’affari di 1,186 miliardi di euro in crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente1. Il trend positivo si è confermato anche nel terzo trimestre 2024, in cui l’export ha riportato un incremento del 7,7% in valore e del 4% in volume2, confermando la resilienza del settore e la sua capacità di mantenere alta la qualità e la competitività sui mercati internazionali.
L’impegno di Unione Italiana Food e dei suoi associati è quello di continuare a valorizzare e tutelare la qualità del caffè italiano, le sue aziende e il suo patrimonio culturale in un periodo di grandi difficoltà. Per questo l’associazione continuerà a monitorare con attenzione l’evolversi della situazione, sollecitando politiche di supporto e strategie che possano garantire la sostenibilità e la competitività di un comparto che è parte integrante della tradizione e dell’economia del nostro Paese.
Dati
1 Report Scambi con l’estero – La bilancia agroalimentare italiana nel I semestre 2024, Ismea
2 Report Agrimercati – La congiuntura agroalimentare del terzo trimestre 2024, Ismea