SHANGHAI, Cina – In Italia abbiamo un bar ogni pochi metri, nelle città come nei piccoli centri, tanto che Starbucks sta entrando nel nostro Paese solo adesso (prima apertura in Piazza Duomo a Milano in primavera), perché ha sempre pensato che la concorrenza fosse spietata.
Ma non è così nel resto del mondo, dove la grande catena di coffee-shop è presente in modo pervasivo con oltre 25.000 caffetterie.
In Cina Starbucks è praticamente “sinonimo” di caffè, infatti qui è arrivata quando ancora si beveva solo tè, e adesso ha ben 2.500 negozi, di cui circa metà posseduti direttamente e gli altri in franchising, in oltre 100 città.
Con tali numeri, trovare canali di marketing vincenti può fare veramente la differenza, e in Cina non c’è niente che funzioni meglio del digital.
È così che Starbucks nel 2016 ha fatto un accordo con Tencent, il fondatore e gestore di WeChat, il sistema di instant message con 846 milioni di utenti attivi mensilmente (al gennaio 2017).
Il primo step a fine 20016 è stato consentire in tutti i negozi il pagamento mediante WeChat-Wallet, il borsello elettronico super performante di questa App.
Ma è del 10 febbraio 2017 l’annuncio di un’operazione di marketing eccezionale, che potrà avere un successo virale e portare risultati eccezionali.
Gli utenti WeChat, grazie al loro Wallet, possono regalare (o meglio lasciare pagato, “sospeso”) un caffè per gli amici. Questi ricevono il dono sotto forma di un QR-code da presentare in una qualunque delle caffetterie Starbucks e godersi il caffè gratuitamente.
E volendo non solo questo, il sistema permette di regalare anche altri prodotti e le digital promotion card presso tutti i negozi Starbucks nel Paese.
Federico Morgantini