“Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” (Edizioni Esperidi) è il libro d’esordio di Valentina Perrone che sta riscuotendo un notevole consenso di pubblico e di critica. La raccolta di racconti, snella ed essenziale, alla quale l’autrice le ha affidato un titolo che corrisponde ad una ricetta tipica del Salento, sua terra natia, narra le molteplici situazioni della vita che una donna può incontrare e sostenere nel corso della propria esistenza.
Sorseggiare del caffè, da soli o in compagnia, è un rito della nostra quotidianità. Si può lasciare affondare in quel retrogusto amaro, le delusioni e le amarezze per poi farsi coccolare dalla dolcezza che lo zucchero o il latte creano come un abbraccio o una carezza inaspettata.
Quest’immagine quanto mai veritiera rispecchia il nostro modo di affrontare le avversità o di gioire della conquiste, dei successi, di tutto ciò che ci rende felici.
“Il caffè di cui parlo è costante di ogni esistenza, ricercato a partire dal suo stesso odore, che pervade le case salentine dalle prime luci del giorno”.
Con estrema sensibilità, la giovane scrittrice facendo continui rimandi al Salento, alla sua bellezza paesaggistica, ai prodotti enogastronomici come il vino (Valentina Perrone vive a Guagnano, paese noto per la produzione del negroamaro, vessillo di un territorio) e alle tradizioni che hanno reso questo lembo di terra una delle mete turistiche predilette dai viaggiatori, si sofferma su vari aspetti, alcuni molto attuali e altri strettamente personali. È evidente come il testo raccolga sogni, progetti, ambizioni, speranze racchiuse in svariate personalità. “Non c’è vita di donna che non tragga dal dolore spinte nuove, che non sappia tingere di colori e sorrisi anche i muri più tetri”.
Eppure c’è un racconto dove la donna in questione non riesce a bere il suo caffè. Le ingiustizie e le violenze subite dal marito le hanno sottratto la forza per reagire. Poi incontriamo la bellezza dell’amicizia pura e incondizionata, la disperazione di una donna che non riesce a diventare madre.
Con eleganza stilistica, la Perrone commuove i lettori che possono ritrovarsi nei personaggi da lei descritti. Altrettanto commoventi sono le pagine in cui si affronta la questione relativa all’omosessualità e ancora non mancano i riferimenti all’arte, pensiamo alla danza intesa come massima espressione del corpo o la musica, in particolare il jazz, il genere prediletto da alcune delle protagoniste del volume che fa da colonna sonora a un viaggio fatto di ricordi, memorie, pensieri, sapori.
In copertina disegno di Enrica Ciurli
Il libro ben curato anche nella veste grafica presenta in copertina un disegno di Enrica Ciurli che esprime con un tratto raffinato l’essenza del testo. “Un caffè in ghiaccio con latte di mandorla” fa parte della collana W.A.F. With all faults della casa editrice Esperidi.